Cresce la comunicazione social tra enti pubblici e cittadini

L'uso dei social media come mezzi di comunicazione usati dalle pubbliche amministrazioni e dalle Regioni si sta diffondendo. Ma molte opportunità rimangono ancora inesplorate

Cresce la comunicazione social tra enti pubblici e cittadini
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Gli enti pubblici comunicano in maniera sempre più efficace attraverso i social media. Questo consente loro di intercettare i cambiamenti intervenuti nelle diete mediatiche dei cittadini-utenti e di veicolare messaggi “universali”, in grado di raggiungere un pubblico molto esteso e differenziato per fasce d’età e segmenti sociali. La riuscita delle strategie di comunicazione via social dipende da diversi fattori, due in particolare: l’efficienza delle connessioni sui diversi territori e l’alfabetizzazione digitale delle popolazioni coinvolte. Esistono ancora nel Paese gap infrastrutturali e culturali che impediscono alle nuove tecnologie di radicarsi fino in fondo nelle trame comunicative tra Palazzo e cittadini, ma molti passi avanti sono stati fatti negli ultimi anni, anche a causa della pandemia e della progressiva digitalizzazione dei processi di erogazione dei servizi.

L’espansione dei canali web e social

I canali web e social offrono preziose opportunità ma possono riservare anche insidie notevoli sul piano della lesione dei diritti individuali. Occorre usarli con cautela. Le pubbliche amministrazioni li utilizzano sempre più spesso per la cosiddetta comunicazione di pubblica utilità, che consente loro di monitorare il grado di soddisfazione dell’utenza rispetto ai servizi erogati e di fornire ai cittadini-utenti quelle informazioni essenziali per esercitare al meglio i loro diritti. In casi eccezionali di calamità naturali, come quella in Emilia Romagna, i social diventano mezzi insostituibili per attivare e alimentare catene di solidarietà e per informare in maniera tempestiva le popolazioni che affrontano gli effetti negativi di quegli eventi imprevisti. Il passaparola riceve dai canali social un’amplificazione provvidenziale e gli aiuti risultano assai più tempestivi.

Primeggia la Lombardia

La Lombardia rimane la Regione italiana capace di parlare meglio con i propri cittadini sui social media. Secondo la nuova edizione del Report DeRev, società di comunicazione e strategia digitale – che misura l’efficacia della comunicazione istituzionale sulle piattaforme Facebook, Instagram, Twitter e TikTok delle Regioni italiane e dei presidenti – si conferma così la testa della classifica rispetto alla rilevazione del 2022, ma si registrano sorprese al secondo e terzo posto, perché Puglia e Liguria scalzano dal podio rispettivamente Lazio ed Emilia. “Il risultato - commenta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - è frutto delle professionalità di tutti coloro che quotidianamente operano in Regione per informare i cittadini sulle nostre attività".

Il ruolo di TikTok

Guardando al quadro complessivo – ha commentato il Ceo di DeRev, Roberto Esposito -, non abbiamo un miglioramento generale. Molte Regioni – con casi limite di assenza dai social media – ancora sottovalutano la portata democratica della comunicazione istituzionale”. La classifica nazionale è stata ricavata sulla base di un punteggio ottenuto da un algoritmo proprietario che tiene in considerazione i principali parametri delle misurazioni dell’efficacia della comunicazione social, come ampiezza della community (numero di follower) ed engagement (percentuale di interazioni giornaliere). “Le Regioni che stanno intraprendendo una relazione comunicativa con i cittadini anche su TikTok si mostrano al momento come le più lungimiranti – ha aggiunto Esposito-.

Qui si trova un’importante parte della popolazione, generalmente difficile da raggiungere, ma fondamentale per veicolare i messaggi e creare una cultura istituzionale. TikTok è una piattaforma molto interessante anche per la promozione del territorio”.

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