
Tramite una nota diffusa sul proprio portale online, il ministero della Salute ha diramato un'allerta sanitaria relativa a una serie di custodie per carta d'identità realizzate in Pvc.
Il prodotto ritirato
Stando a quanto riferito nel comunicato, a rendere estremamente pericoloso per i consumatori l'utilizzo di queste semplici protezioni trasparenti, vendute su tutto il territorio nazionale, è un "rischio chimico" derivante dalla presenza in quantità eccessive di uno specifico metallo pesante: "Le analisi rapporto di Prova n. 13023/24 (ARPA FVG) hanno evidenziato la non conformità/pericolosità per presenza di CADMIO in eccesso rispetto al valore consentito dal regolamento REACH, restrizione n.23 Allegato XVI".
In conseguenza dei risultati emersi in laboratorio, pertanto, il dicastero della Salute ha disposto il richiamo e ritiro con divieto di vendita di tali custodie per carta d'identità, di durata illimitata e di portata nazionale, aggiungendo una serie di dettagli al fine di rendere ben riconoscibili ai cittadini le protezioni trasparenti in Pvc risultate potenzialmente tossiche.
Non è presente il marchio specifico del prodotto indicato, ma si conosce il nome della ditta, ovvero la "BEST HOME di DING XIEZHAO, via San Cristoforo n. 59-63, 20090 a Trezzano Sul Naviglio (MI), subentrata ditta EUROBLU S.r.l. con indirizzo della sede legale in Via Milano n. 6, 20084 a Lacchiarella (MI)". La custodie, che sono vendute come prodotti Made in Italy ma in realtà sono realizzate in Cina, come specificato nel documento di richiamo diramato sul sito del ministero, sono individuabili attraverso la sigla DD 18017 e il codice a barre "6 971934805747". Il consiglio, nel caso in cui fosse già stato effettuato l'acquisto, è quello di non utilizzare il prodotto ma di riportarlo presso il punto vendita.
I rischi per la salute
Come anticipato, i rischi derivano dalla presenza in eccesso di cadmio, metallo pesante presente nell'aria, nell'acqua e nel suolo, che può accumularsi nelle piante e negli animali, e quindi anche negli alimenti. La sua presenza può essere conseguenza di fenomeni naturali come le emissioni vulcaniche, oppure di attività dell'uomo, quali quelle agricole, con l'utilizzo di fertilizzanti fosfatici contaminati, o quelle industriali, ad esempio nell'attività metallurgica o nella produzione di batterie, materiali plastici o vernici.
Generalmente il nostro organismo lo assorbe in piccola parte e lo trattiene a livello dei reni e del fegato, dove può restare per anni: questo accumulo, nel lungo termine, può comportare conseguenze anche gravi.
Ciò significa problemi ai reni, con riduzione della loro funzionalità e delle proprietà di filtrazione, demineralizzazione delle ossa, tale da causare osteoporosi e fratture, ipertensione e malattie cardiovascolari, aumento del rischio di sviluppare tumori, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito e diarrea) e polmonari (edema, polmoniti chimiche) e danni al sistema nervoso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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