Il primo giugno il principe ereditario di Giordania, Al Hussein bin Abdallah II, sposerà Rajwa Khalid Alseif. L'annuncio ufficiale delle nozze è arrivato da palazzo reale per bocca di re Abdallah II e della regina Rania. Il matrimonio sarà celebrato in Giordania, ma la coppia reale avrebbe scelto la Sardegna per una festa esclusiva, che si svolgerà su una delle spiagge dell'isola di Tavolara. Ma lo sbarco della famiglia reale e degli invitati sta scatenando una feroce polemica in terra sarda, a causa dell'ecomostro eretto in questi giorni per ospitare gli ospiti dal Medio Oriente.
La megastruttura provvisoria - innalzata in sole ventiquattro ore sul litorale nord-est dell'isola di Tavolara - rimarrà in piedi fino al 10 giugno e ha già fatto storcere il naso a cittadini e istituzioni. Poco importa che l'ecomostro sia a tempo e interamente a carico della famiglia reale di Giordania. La sua presenza va contro i vincoli paesaggistici in vigore in Sardegna e la polemica è ben presto divampata.
L'ecomostro di Tavolara
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, gli accordi tra gli organizzatori - un'agenzia di eventi di Milano - e il comune di Loiri Porto San Paolo erano chiari. Solo alcuni gazebo da sistemare accanto all'adiacente Villa Joy, sul litorale di Cala Finanza, con vista sull'isola di Tavolara per l'evento in programma il 9 giugno. Ma ciò che è stato eretto in poco meno di un giorno è una struttura di imponenti dimensioni, che spicca sulla spiaggia. "Ci hanno chiesto anche la concessione per un mese dei parcheggi pubblici di Cala Finanza, ma l'abbiamo negata", spiega il sindaco di Loiri all'AGI: "Non potevamo fare a meno di quell'area per un tempo così lungo". La struttura temporanea per ingombro e dimensioni lo ha colto di sorpresa e per questo il primo cittadino ha inviato sul posto alcuni dirigenti dell'ufficio tecnico e la polizia locale per verificare eventuali irregolarità.
La rabbia di cittadini e ambientalisti
"Ufficialmente non si conoscono i nomi dei festeggiati", riferisce l'agenzia di stampa Agi, ma il Corriere della Sera ha anticipato che si tratterebbe proprio del figlio del re di Giordania, Al Hussein. Le autorità locali sarde sarebbero già state informate per questioni di sicurezza. Mentre i cittadini delle zone antistanti a Tavolara mormorano, gli ambientalisti sono passati al contrattacco, chiedendo una rapida verifica delle autorizzazioni amministrative per l'installazione della struttura in tubi di metallo.
"L'area costiera è tutelata con vincolo paesaggistico nonché con vincolo di conservazione integrale e come tale è stata classificata nel piano paesaggistico regionale", sottolinea il portavoce dell'associazione ecologista, Stefano Deliperi, che auspica "rapidi accertamenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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