Fight Impunity, la Ong di Panzeri al centro dello scandalo Qatar

L'organizzazione no profit è stata fondata nel settembre 2019, tra i membri onorari anche Emma Bonino e Federica Mogherini

Fight Impunity, la Ong di Panzeri al centro dello scandalo Qatar

Quattro italiani fermati per lo scandalo Qatar al Parlamento europeo, compreso l’ex eurodeputato Pd Antonio Panzieri. Mazzette e regali per influenzare le decisioni, a partire dalla necessità di difendere la reputazione dei campionati mondiali di calcio: questa la pesante accusa degli inquirenti. Al centro dell’inchiesta belga v’è la Ong Fight Impunity, presieduta proprio da Panzeri: venerdì la sede è stata perquisita dalla polizia belga.

Fight Impunity, la Ong al centro dello scandalo

Sul suo sito internet, Fight Impunity si presenta sottolineando che lo scopo della Ong si basa sulla “necessità di promuovere la lotta contro l'impunità per gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l'umanità avendo il principio di responsabilità come pilastro centrale dell'architettura della giustizia internazionale”. Nonostante l’esistenza di meccanismi a livello nazionale e regionale per vigilare sulle responsabilità dei Paesi e degli individui interessati, l’organizzazione guidata da Panzeri - ex segretario della Camera del Lavoro a Milano dal 1995 al 2003 e poi parlamentare Ue fino al 2019 - ha acceso i riflettori sulla necessità di “rafforzare le azioni e le misure esistenti al fine di aumentarne l'efficacia".

Al fine di colmare il divario dell’impunità, la Ong di Panzeri si propone come mezzo per affrontare le questioni più delicate nel contesto del diritto internazionale dei diritti umani, a partire dalle esecuzioni extragiudiziali e dalle sparizioni forzate, senza dimenticare i gruppi più vulnerabili (bambini, giovani, donne, minoranze e sfollati). E ancora: “Ciò include la definizione di soluzioni per eliminare i possibili ostacoli per le vittime all'accesso alla giustizia e per promuovere i sistemi giudiziari internazionali, compresa la giustizia di transizione dove la responsabilità è maggiormente a rischio”.

Membri onorari di spicco

Fondata nel settembre del 2019, Fight Impunity ha sede a Bruxelles, in Rue Ducale – nei pressi dell’ambasciata statunitense - e il consiglio dei membri onorari vede volti parecchio noti alla politica nostrana, a partire da Emma Bonino e Federica Mogherini.

Presenti anche il premio Nobel per la Pace 2018 Denis Mukwege, l’ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos e l’ex primo ministro francese Bernard Cazeneuve. Infine Cecilia Wikstrom, Isabel Santos e Silvia Contraffatto.

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