La foto che stende Ferragni e Pd, spocchia Calenda e le auto: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la decisione del Parlamento europeo sulle auto elettriche, la sconfitta della sinistra e Cospito

La foto che stende Ferragni e Pd, spocchia Calenda e le auto: quindi, oggi...

- Marco Bentivogli su Repubblica ci azzecca: "L'arroganza delle nomenclature dei partiti perdenti è ai massimi storici. Ancora credono che uno slogan a Sanremo, il progressismo chic dei talk o degli influencer, possano sostituire le capacità di rappresentanza di un partito veramente popolare". Speriamo per il Pd che qualcuno legga queste frasi. E magari le capisca.

- E ancora Marco Bentivogli: magari il sistema del privato convenzionato non sarà il massimo, però "è indubbio che è più facile che dal Lazio ci si vada a curare in Lombardia che non viceversa". Scoppola numero due.

- Elly Schlein di fronte al disastro del Pd cosa propone? Guerra ai contratti a termine, così molti che un lavoro potrebbero averlo - anche se non definitivo - se lo sognano; basta finanziamenti alla Guardia Costiera libica, quindi più sbarchi; e approvazione di Ius soli e legge Zan. Praticamente il "programma Sanremo" che si è già dimostrato perdente. Mi pare un ottimo inizio per perdere anche i pochi voti che restano ai dem

- Calenda straperde e, con briciolo di spocchia, dà la colpa agli elettori: "Hanno sbagliato". Certo: prendi una tranvata inenarrabile, sbagli candidati a Nord e al Centro, non riesci a coalizzarti manco con tua sorella, però la colpa è degli elettori che non ti hanno capito. Ciao, core.

- Edmondo Bruti Liberati è persona intelligente, sicuramente più del sottoscritto. E scrive che la questione Cospito non deve vertere sullo sciopero, sul "ricatto allo Stato" o sulla sua appartenenza a realtà terroristiche, ma solo se sia accertata la pericolosità del soggetto. Bene. Ragionamento curioso, ma fallace. Se oggi ci troviamo a discutere di Alfredo Cospito è solo ed esclusivamente per via del suo sciopero. Nessuno infatti alzò il ditino, neppure il tribunale di Sorveglianza che infatti ha confermato il carcere duro, quando l'ex ministro di Draghi, Marta Cartabia, lo spedì al 41bis. Come mai ieri tutti tacevano e oggi parlano? Perché Cospito rischia la vita per via del suo sciopero. Punto. Se il detenuto si fosse affidato ai canali normali per contestare il 41bis, si fosse cioè limitato ai ricorsi in tribunale e Cassazione, oggi staremmo tutti aspettando con molta più calma la decisione delle Suprema Corte. Senza addossare a Nordio colpe che non ha.

- Il dibattito su Fedez me lo sta rendendo simpatico. Delle sue folli performance, dalla violenza di stracciare la foto di un ministro a quella di similare atti sessuali in pubblico, i giornali di sinistra si sperticano nel dire che le sue performance sono state, cito, un "pregevole prodotto di patriarcato di prima fattura". Ma che c'entra? Cioè questo simula atti sessuali con Rosa Chemical, canta una canzone non concordata con la Rai e il suo unico peccato sarebbe aver oscurato Chiara Ferragni? Al più lo show di Fedez sarà stato sciocco, inutile, conformista, volgare, violento, perbenista, ma "patriarcale" non c'entra proprio una mazza. Che poi scusate, guardate che nella coppia Ferragnez quello "sfigato" è lui, non lei. Solidarietà.

- Sempre nel dibattito irrazionale sul razzismo, alla Stampa un sociologo dice che l'Italia è un Paese xenofobo perché a Milano si è soliti affermare la seguente frase: "Quando prende la tua filippina?". "Si una la parola filippina per definire le colf etichettando in modo profondamente razzista chi viene dalla Filippine". Solita stupidaggine. Si usa quell'espressione perché, nell'esperienza comune, molti hanno avuto colf filippine. Non è un pregiudizio, questo si sarebbe razzista, ma solo la trasposizione nel linguaggio di una realtà diffusa. Per dire: qualcuno considera forse razzista il luogo comune del "muratore bergamasco"? No, ovviamente. Anzi. Eppure l'espressione nasce allo stesso modo di quel "filippina" riferito alle colf. Smettetela di menarvela sul nulla.

- Il Parlamento europeo approva la direttiva sull'addio alle auto gas e diesel entro il 2035, praticamente dopodomani. I favorevoli si dicono sicuri che l'industria automobilistica riuscirà a riciclarsi e che non diventeremo schiavi delle terre rare della Cina. Vedremo. Quel che è certo è che negli Usa, segnatamente in California, già sta avanzando la nuova frontiera degli ambientalisti secondo cui pure le auto elettriche siano inquinanti e che quindi l'unica soluzione alla crisi climatica sia tornare tutti ad andare a piedi. Occhio, perché una follia tira l'altra e c'è sempre uno più green di te. Funziona col gender, con la schwa e tutte le altre diavolerie. Può valere anche per l'ambientalismo.

- Ho visto il miglior manifesto sulla catastrofe della sinistra ed è una foto semplice semplice. Si vede una operaia indossare una stola in stile Chiara Ferragni a Sanremo con scritto: "Pensati in fabbrica". Ignoro quale sia la fonte originale, circola molto online.

Ma può valere come una buona lezione, o almeno io la leggo così: se i progressisti pensassero meno alle uscite dei Ferragnez e più alle cose che contano davvero, tipo il lavoro, forse non sarebbero lì a leccarsi le ferite.

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