"Hamas? Sono i nostri partigiani". Il delirio dell'architetto anti-Israele

Hannoun, accusato dall'intelligence israeliana di finanziare Hamas, rivendica le proprie ostilità contro Israele: "Stato criminale". E mette in dubbio le violenze degli islamisti: "Hanno decapitato bambini? Avete delle prove?"

"Hamas? Sono i nostri partigiani". Il delirio dell'architetto anti-Israele
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Non solo non condanna Hamas, ma persino sminuisce i suoi crimini. L'architetto Mohammad Hannoun, fondatore dell'Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese, non ricorre a particolari giri di parole; anzi, riconosce all'organizzazione paramilitare islamista una legittimità politica. "Ha partecipato alle elezioni democratiche in Palestina, per cui il legittimo rappresentante del popolo palestinese è Hamas", dice. Al centro di investigazioni nel passato e accusato dai servizi israeliani di finanziare Hamas tramite le sue attività umanitarie pro-Gaza (lui però nega), Hannoun è tornato recentemente alla ribalta come promotore delle manifestazioni di piazza anti-Israele e a sostegno della Palestina.

A pochi giorni dai terribili attacchi di Hamas nei kibbutz, noi del Giornale lo avevamo contattato per incalzarlo sull'attualità e lui - anche in quel caso - non aveva dissimulato le proprie idee, arrivando addirittura a mettere in discussione le stragi di bambini israeliani commesse dai terroristi. "Quando hanno ucciso quaranta bambini? Fatemi vedere un solo bambino", aveva detto. Ora l'architetto ha ribadito quel pensiero anche dal palco di un incontro pubblico tenuto a Roma. "Gli uomini di Hamas hanno decapitato le teste di quaranta bambini? Poveri, poverini questi bambini... Questi terroristi hanno violentato le donne? Ma chi l'ha detto? Avete delle prove?", ha affermato, come dimostra un filmato realizzato e trasmesso da La7 durante la trasmissione L'Aria che tira.

A differenza di altri attivisti pro-Palestina, Hannoun non dissimula la propria ostilità verso Israele e anzi la rivendica. "Sono onorato di essere nemico di Israele, perché è uno Stato criminale", ha ribadito lui stesso davanti alle telecamere. E ancora, l'ulteriore passaggio destinato a far discutere: "Hamas sono i nostri partigiani". Invitato a commentare le violenze commesse dall'organizzazione islamista, l'architetto ha quindi aggiunto: "Nella lotta dei popoli sicuramente si commettono degli errori, Hamas non ha massacrato i civili israeliani. Se parliamo dei coloni israeliani, ognuno di loro è un militare israeliano". Incredibile e a dir poco contestabile quella distinzione tra civili e militari, anche perché l'attacco nei kibbutz non è avvenuto all'interno di un contesto di guerra e ha coinvolto persone inermi, specialmente donne e bambini.

E pensare che in passato Hannoun era stato

accolto con sorrisi e strette di mano da alcuni esponenti della sinistra italiana e dei Cinque Stelle, i quali ora - chissà perché - di fronte alle esternazioni anti-israeliane e pro Hamas dell'architetto tacciono imbarazzati.

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