Ho una moglie, due figli, ma amo un uomo

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Ho una moglie, due figli, ma amo un uomo
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Cara Valeria, arriva il Capodanno e nel mio non c’è niente da festeggiare. Questa lettera, malgrado l’argomento, non ha niente di pruriginoso. Ciò che sto per raccontarle non vuole essere né morboso né perverso e la prego di non cedere alla tentazione di ritenerla tale perché il giudizio è esattamente ciò che mi terrorizza da sempre. Ed è esattamente il motivo per cui sono un infelice da tutta la vita. Ho sessantatrè anni, sono sposato da trentotto, ho una moglie, due figli «riuscitissimi», un lavoro importante, case, soldi, macchine, vacanze, un ampio giro di «amici da sempre», un’esistenza elegante e privilegiata. Ma amo gli uomini. Cioè, ormai da quindici anni amo lo stesso uomo. Con il quale ho un’altra casa, consuetudini, oggetti comprati ai mercatini negli attimi di fuga, un intero universo di cui la mia vita «in chiaro» ignora tutto. Stare in bilico tra due esistenze mi ha dilaniato e mi spacca a metà sempre di più. Passa il tempo e sto sempre peggio e quest’anno, è arrivato il Natale un’altra volta e ho comprato regali, organizzato serate con mia moglie, progettato viaggi, aspettato i miei figli di ritorno dall’estero, mi sembra di implodere più che mai. Non vorrei nemmeno essere con il mio compagno, vorrei che potessimo stare tutti assieme. Sotto lo stesso albero. So di chiedere troppo. Di pretendere l’impossibile. Di rischiare, dicendo la verità, di distruggere le certezze di troppo persone. Ma sarebbe il mio unico desiderio.
Augusto


Caro Augusto, non se la prenda, ma mi ha fatto una tenerezza infinita. È così sofferente, esausto e pulito nel suo sentire che mi è venuta, per un attimo, la tentazione di non pensare alle conseguenze alle quali lei, invece, non smette di riflettere. E la capisco. Non può essere semplice comunicare alla sua «vita in chiaro» tutto il resto che abita la «sua vita in ombra». Forse sarebbe uguale se avesse un’altra famiglia con un’amante donna. Ma non le nascondo che, in effetti, questa è una rivelazione ulteriore. Siamo in un’epoca in cui tutto è potenzialmente accettato e «incluso», ma spiegare ai propri figli, sotto al perfetto albero di Natale, nella casa perfetta che il papà ama un altro uomo resta, non nascondiamocelo, una complicazione doppia. E poi c’è sua moglie. E poi ci sono i suoi amici... Lo so. Vorrei poterla aiutare ed essere lì con lei.

Perché Augusto, deve farlo: per lei e per loro. Ma, se può esserle utile, ho la convinzione che le persone che sono cresciute o state attorno a un uomo come lei, abbiano tutti gli strumenti per stupirla. Favorevolmente. Buon anno nuovo Augusto.

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