"Ho sentito il botto". Pregliasco parla di Covid, dal pubblico lanciano un sasso

Mentre il virologo Fabrizio Pregliasco parlava dal palco di Barletta del coronavirus, qualcuno dal pubblico ha lanciato un sasso nella sua direzione, che per fortuna non l'ha colpito

"Ho sentito il botto". Pregliasco parla di Covid, dal pubblico lanciano un sasso
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Grave episodio di violenza nel confronti del virologo Fabrizio Pregliasco, ospite della manifestazione "Oscar del libro a Barletta" all'Anfiteatro Castello. Il medico, che ha assunto notorietà 4 anni fa durante il periodo della pandemia di coronavirus, è stato invitato sul palco per presentare il suo libro "I superbatteri. Una minaccia da combattere", scritto a quattro mani con Paola Arosio. Durante la serata, sul palco è arrivato un sasso, che avrebbe dovuto avere come obiettivo proprio il virologo, fortunatamente uscito incolume dall'attentato.

È stato lui stesso a raccontarlo, parlando ai microfoni dell'Adnkronos Salute: "Durante la serata, la presentatrice mi ha chiesto 'come siamo messi con il Covid?', ho spiegato, senza enfasi, che c'è una ripresa, seppur con una situazione che non è di emergenza, con toni più che tranquillizzanti". Una situazione ben nota, come ha dimostrato l'aumento dei casi dell'ultima estate, comunque tenuti ampiamente sotto controllo dal sistema sanitario nazionale. Nessuna emergenza è stata registrata a causa dell'incremento dei contagi da parte di un virus che, come hanno spiegato in passato, e continuano a fare, gli esperti, difficilmente se ne andrà a causa delle varianti che continuano a svilupparsi.

"A questo punto ho sentito il botto. Ma non mi sono reso conto subito del sasso che mi è arrivato vicino. Se ne è accorta invece la presentatrice che ha interrotto. È stato spiacevole, non è la prima volta che ho affrontato momenti di contestazione su temi come il Covid. Ma altre volte ci sono stati fischi, parole", ha detto ancora Pregliasco. I virologi sono nel mirino di vari gruppi dal 2020. Le aggressioni nei confronti di coloro che si sono maggiormente esposti duranti le fasi più dure, chiedendo attenzione misure di contenimento, sono ben note. Ancora di più quelle che hanno dovuto subire i medici dall'introduzione dei vaccini da parte delle frange oltranziste no-vax. "È assurdo: parlavo in termini assolutamente tranquilli di convivenza con questo virus, da non sottovalutare peri fragili. Niente altro.

Si è davvero esagerato", ha concluso il virologo, quasi giustificandosi per quanto stava dicendo dal palco di Barletta, facendo ciò che un medico è chiamato a fare nell'esercizio della sua professione: divulgazione.

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