Allarme per la "Hot chip challenge": cos'è e cosa c'è dietro la patatina super piccante

Preoccupa la sfida della patatina custodita all'interno di una confezione a forma di bara, a partecipare sono soprattutto i giovani. E l'Antitrust avvia un procedimento

Allarme per la "Hot chip challenge": cos'è e cosa c'è dietro la patatina super piccante
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C'è preoccupazione per quanto concerne la Hot Chip Challenge, quella patatina venduta singolarmente in confezioni a forma di bara nota per essere particolarmente piccante. Sono sempre di più i giovani e i giovanissimi che decidono di sfidarsi sui social e mangiare lo snack, senza preoccuparsi dei possibili effetti. Ed ecco allora che l'Antitrust ha deciso di aprire un procedimento per verificare quale sia realmente la situazione.

La Hot Chip Challenge

Bastano 9.90 euro per acquistare una confezione della patatina piccante. Nella scatola, a forma di bara, si trova un singolo snack, noto per essere piccantissimo. Si tratta di una tortilla aromatizzata con il peperoncino Carolina Reaper e il Trinidad Scorpion Moruga, un mix incredibile che non è certo per tutti.

Proprio per l'elevato livello di piccantezza, sul sito internet dedicato al prodotto si legge che può provocare "un forte bruciore in bocca, visione offuscata o difficoltà respiratorie per un breve periodo di tempo, simile a ciò che accade quando si assumono altri peperoncini piccanti". Ai soggetti particolarmente delicati o allergici alla capsaicina viene inoltre sconsigliato di ingerire lo snack.

Gli adolescenti, alla costante ricerca di challenge da proporre sui social, comprano la patatina per partecipare alla sfida che consiste nel mangiare la tortilla e poi riprendersi in video per mostrare la propria reazione. A quel punto si dovrebbe procedere sfidando qualcun altro. Ci sarebbe addirittura un premio: un iPhone. Gli effetti, però, non sono mancati. Il tiktoker Diego Simili è finito in ospedale per una violenta reazione alle labbra.

La decisione dell'Antitrust

Decisa a vederci chiaro, l'Antitrust ha avviato un procedimento sulla patatina super piccante. "Dopo il ministero della Salute che ha assegnato ai carabinieri del Nas il compito di indagare sulla patatina, ora è la volta dell'Antitrust che ha accolto in pieno le nostre tesi.

Una battaglia importante che stiamo facendo considerato che la patatina è venduta liberamente, anche ad adolescenti, come se fosse una sfida", ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell'Unc, cime riportato da Il Corriere.

A preoccupare l'Antitrust il fatto che il claim della patatina stia sfruttando la sfida per rendere il prodotto più attrattivo per i giovani, che così trascurano la prudenza.

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