Luigi Mangione è il nuovo idolo dei compagni. L’americano che una decina di giorni fa ha assassinato a sangue freddo il Ceo del colosso assicurativo United Healthcare Brian Thompson è stato celebrato sui social network come paladino contro i ricchi. Non si tratta di una tendenza rigorosamente a stelle e strisce, anzi. Il circolo Arci Post di Parma ha scelto l’immagine del ventiseienne per celebrare un evento in programma domani, venerdì 20 dicembre. La didascalia della locandina non lascia molti margini di interpretazione: “La festa dove i miliardari non dovrebbero esistere (e neanche le compagnie di assicurazione sanitarie parassite”.
Una locandina horror, che celebra un presunto giustiziere dei ricchi. Una castroneria tale da spingere lo stesso circolo Arci Post a cancellare il post pubblicato sui profili social dopo poche ore, ripiegando su un altro idolo degli estremisti rossi: il guerrigliero comunista Che Guevara. Ma l’omaggio a Mangione non si può cancellare così facilmente, anche perché il circolo Post non è un semplice ritrovo di invasati: come evidenziato dai colleghi di Libero, è una specie di vivaio della classe dirigente del Partito Democratico parmense. Basti pensare che da lì arrivano il consigliere comunale Manuel Marsico e il vicesindaco Lorenzo Lavagetto. Stesso discorso, seppur da Arci differente, per Alice Carillo e Victoria Popoloju, cooptata da Elly Schlein nella direzione nazionale del partito.
Missione Parma ha chiesto al sindaco Michele Guerra di prendere le distanze dall’iniziativa della realtà associativa del mondo Arci. Il movimento di centrodestra ha inoltre evidenziato: “Il punto vero però è un altro: bisogna tenere alta la guardia su coloro che si professano campioni di inclusione e paladini della democrazia ma poi si rivelano per quello che sono realmente, ossia degli autoritari ostili verso l’individuo, l’impresa e chi, per merito o fortuna, è più benestante di altri”.
Come evidenziato in precedenza, l’omicidio di Manhattan ha aperto dibattiti in ogni parte del mondo e nel giro di pochi giorni è diventato virale l’hashtag #FreeLuigi, riferito a Mangione.
Non manca il merchandising a lui dedicato, come se fosse una rockstar: magliette e altri gadget con la faccia del killer di Brian Thompson, ormai eletto a nemesi del capitalismo. Per le spese legali sono stati raccolti oltre 120 mila dollari attraverso il crowdfunding. E ora ecco la celebrazione firmata Arci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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