I terroristi secondo Repubblica, Ferragni d’oro e Renzi: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: la polemica sui terroristi neri che scrivono sui quotidiani, il fatturato della Ferragni e Renzi al royal wedding

I terroristi secondo Repubblica, Ferragni d’oro e Renzi: quindi, oggi…
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- Ho letto con molta attenzione il pezzo di Stefano Cappellini su La Repubblica in cui si scandalizza, giustamente, del fatto che Giuseppe Fioravanti e Francesca Mambro - dopo le pene scontate per i delitti commessi ai tempi dei Nar - si siano ritrovati uno a scrivere per il Riformista e l’altra anni fa una volta in tv. Bene. Però scusami, Stefano: non è La Repubblica, dove tu scrivi, ad aver concesso una lunga collaborazione a Adriano Sofri - pure lui condannato come mandante di un omicidio? E Barbara Balzerani, brigatista che rapì Moro, non andò a presentare il libro in una sala comunale milanese? E l’Anpi non voleva dare una pergamena a Renato Curcio? E non era forse Sergio Zavoli ad aver organizzato una lunga intervista con i brigatisti nel famosissimo “La notte della Repubblica”? Inutile dire che uno era uno show e l’altro cultura, perché una benemerita stupidaggine. Il punto, che Cappellini non ha il coraggio di affermare, è che se sei un ex terrorista di sinistra puoi finire in tv a raccontare le tue storie e magari ti pubblicano pure i libri. Se sei di destra invece no. Per me, che non faccio distinzioni, dovrebbero avere entrambi il buon gusto di tacere. Per rispetto delle vittime.

- Questa è bella. Secondo Cappellini “assassina e stragista”, come è la Mambro, sono “categorie davanti alle quali non si può mai mettere la parola ‘ex’ come davanti a terrorista”. Hai capito? I brigatisti, i terroristi rossi scappati in Francia, quelli possono ottenere la categoria di “ex”. Gli stragisti neri invece no. Cappellini, ma che stai a dì?

- Io mi chiedo come mai i cattoliciadulti” debbano sempre infilarsi volontariamente in questioni da cui potrebbero tranquillamente stare lontani. La nuova leader dell’Unione delle Superiori maggiori d’Italia, in pratica la capa delle religiose italiane, in una intervista all’Osservatore Romano (pensa tu…) ha detto che “la questione del gender è un tema che sta a me particolarmente a cuore”. E già questo sarebbe di per sé preoccupante. Ma poi aggiunge: “C'è un mondo sempre più fluido. Bisogna accogliere l'invito che fa il Papa ad ascoltare prima di giudicare e incasellare”. Il tutto ovviamente per Repubblica diventa: “Sorelle non chiudete le porte alle ragazze gender fluid”. Forse suor Micaela dovrebbe rileggersi anche le parole di Francesco secondo cui “l’ideologia gender è pericolosa” ed è bene lasciarla alla larga. I generi sono due, maschio e femmina li creò: almeno la Chiesa può per favore fornirci un po’ di certezze?

- Comunque voi a Renzi lo prendete in giro, però è l’unico italiano ad essere stato invitato al royal wedding in Giordania. Magari sarà antipatico, ma le relazioni sa sicuramente intrattenerle. No?

- Chiara Ferragni è la regina del politicamente corretto.

La sua partecipazione a Sanremo è stata imbarazzante. Ma le sue due società dichiarano ricavi per 14 milioni l’una. Nel 2023 l’utile netto complessivo è previsto di 8,5 milioni di euro. Quindi non ci sono santi: ha vinto lei.

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