L'esplosione di casi in Cina e la (solita) poca trasparenza di Pechino allarmano l'Europa. L'Italia ha disposto i tamponi volontari per chi sbarca a Milano e Roma in arrivo dall'Oriente, misura che è stata poi copiata a ruota da altri Paesi. E così il Covid è tornato ad essere oggetto di dibattito e pietra dello scandalo, nonché miccia per duri scontri in diretta tv.
L'ultimo in ordine di tempo risale a ieri sera, puntata di inizio anno di Quarta Repubblica. A fronteggiarsi sono Michele Gubitosa, esponente grillino, e il giornalista Daniele Capezzone. A dare il "la" è Gubitosa: "Come vi è venuto in mente di reintegrare in anticipo i medici no vax? - dice all'esponente di Forza Italia, Maurizio Casasco, collegato da casa - Oggi possiamo ritrovarci nella condizione in cui un paziente fragile si ritrova in ospedale con un medico no vax che può contagiarlo". L'analisi del grillino fa scattare Capezzone: "È una balla totale. È la stessa cosa senza base scientifica per cui questi incapaci hanno fatto il green pass, sostenendo che dava la garanzia di non essere contagiati. Buffoni, buffoni". L'affondo provoca la prevedibile reazione dell'altro ospite in studio, che risponde a tono: "Il green pass serviva a sostenere il vaccino - attacca - neanche questo hai capito: studia".
A quel punto il dibattito si trasforma in lite, o quasi, con Nicola Porro a cercare di placare gli animi. "Ignoranti come siete, non sapete che i medici no vax anche a legislazione Speranza sarebbero stati reintegrati il 31 dicembre scorso. Lei oltre che ignorante è anche un imbroglione politicamente", dice Capezzone. E di fronte a Gubitosa che rivendica l'operato del governo Conte in pandemia e del ministro Speranza ("abbiamo gestito tutto con i dati che arrivavano giorno per giorno"), il giornalista sbotta: "Ma avete gestito cosa? Conte andava in tv a dire: 'Siamo prontissimi'. Dovreste essere pronti ad andare di fronte alla Commissione di inchiesta". Poi l'affondo finale: "C'è una cosa su cui Gubitosa ha ragione: hanno gestito la pandemia 'nell'interesse del Paese'. Sì, ma della Cina".
Poi Porro fa abbassare i microfoni ma senza riuscire a raffreddare gli animi: mentre parla Gene Gnocchi, in sottofondo si sentono ancora i due contendenti "darsele" di santa ragione. A parole, ovviamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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