L'accusa di John Elkann: "Violenze fisiche e psicologiche da mia madre Margherita"

Parole forti del presidente di Stellantis nei confronti della madre, con cui è in corso una battaglia legale per l’eredità Marella Caracciolo

L'accusa di John Elkann: "Violenze fisiche e psicologiche da mia madre Margherita"
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Il destino di Stellantis, le ambizioni per il futuro ma anche le vicende familiari che lasciano il segno sul passato e sul presente. Nella lunga intervista rilasciata all’Avvenire, John Elkann non ha evitato le domande scomode e ha utilizzato parole piuttosto forti per parlare del rapporto con la madre Margherita Agnelli. Da anni è in corso una battaglia legale per l’eredità di Marella Caracciolo, il numero uno di Stellantis ha ribadito di avere piena fiducia nella magistratura italiana, rivelando un trascorso fatto di violenze fisiche e psicologiche.

“È una situazione che dura da vent’anni, da quando nel 2004, nel pieno della crisi di Fiat, tutta la mia famiglia per senso di responsabilità si è compattata intorno alla Fiat, portando avanti le volontà di mio nonno”, ha ricordato John Elkann: “L’unica a chiamarsi fuori è stata mia madre. E invece di essere contenta, per la Fiat, per la sua famiglia, per la realizzazione del volere di suo padre, ha reagito nel modo peggiore”. Ma non è tutto. L’erede della dinastia Agnelli ha ammesso di vivere questa fase con grande dolore, un dolore che ha radici lontane. John Elkann ha confessato che lui e i fratelli Lapo e Ginevra sin da piccoli hanno subito violenze fisiche e psicologiche da parte della madre: “Ed è questo che ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni”.

La giustizia farà il suo corso, in questa fase i riflettori sono accesi sul percorso di Stellantis. John Elkann ha affermato di aver investito 14 miliardi di euro in 5 anni in Italia, dove nelle aziende del gruppo lavorano complessivamente 74 mila persone. Negli ultimi tempi non sono venute meno le tensioni con il governo, tra le minacce dell’amministratore delegato Tavares e i botta e risposta al vetriolo. Il rapporto con l’esecutivo è di massimo rispetto, ha precisato John Elkann: “Sempre alla ricerca del dialogo. E siamo sempre pronti a confrontarci, per condividere le nostre prospettive”.

Una riflessione importante su Mirafiori, storico polo torinese al centro di una delicata trattativa con sindacati e governo per aumentare la produzione di auto.

“Mirafiori negli ultimi anni ha beneficiato di investimenti che hanno permesso l’avvio di attività addizionali alla produzione di auto: abbiamo inaugurato il centro di ricerca e di test sulle batterie elettriche, la produzione delle trasmissioni elettrificate, il campus di uffici sostenibili e il centro per l’economia circolare”, le parole di Elkann, che ha tenuto a elogiare la collaborazione del sindaco Lo Russo e del governatore Cirio.

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