L’aria di Como in lattina, il souvenir che si ispira all'arte

Una strategia di marketing che riprende l'idea del grande Marcel Duchamp, padre fondatore dell’arte contemporanea

L’aria di Como in lattina, il souvenir che si ispira all'arte
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Vendere il lattine l’aria di Como, da portarsi via come souvenir, geniale idea dell’agenzia Italy Srl, e c’è anche il sito, lakecomoair. Quattrocento millilitri di aria pura di Como al prezzo di 9,90 euro, e ne stanno parlando molte testate internazionali, fino al Times e la CNN. Un simpatico gadget dedicato ai turisti e che è andato a ruba, anziché portarsi a casa la solita calamita da attaccare al frigo o la solita T-shirt, e garantitissimo dalla società, «100% authentic air from lake Como, trapped in a can», fantastico, e rigorosamente made in Como. Con un particolare riferimento sottinteso che nessuno ha notato.

Infatti non penso sia una coincidenza, lì nell’agenzia ci deve esserci uno che conosce bene la storia dell’arte e deve aver preso ispirazione dal padre fondatore dell’arte contemporanea, il grande Marcel Duchamp. Che nel 1919, non sapendo cosa portare a New York come souvenir all’amico gallerista Arensberg, andò in una farmacia parigina e comprò un’ampolla sulla quale scrisse a mano “Air de Paris”.

Che diventò ovviamente una sua opera d’arte, un readymade (oggetto che diventa un’opera d’arte in quanto scelto e firmato dall’artista, il più famoso è l’orinatoio), perché «l’opera d’arte è solo un concetto nella mente dell’artista». In fondo è così anche per le agenzie di marketing, e prendere Duchamp per farne un souvenir è una bellissima trovata.

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