La Casalegno dopo l'aggressione: "Ora a Milano ho paura e ansia"

La sicurezza a Milano e l'affaire Ferragni sono due degli argomenti di cui ha parlato Elenoire Casalegno nell'ultima intervista rilasciata all'Adnkronos

La Casalegno dopo l'aggressione: "Ora a Milano ho paura e ansia"
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"Un tempo non avevo paura di andare in giro per Milano". Ma le cose oggi per Elenoire Casalegno sono cambiate, molto. La brutta esperienza vissuta alcuni mesi fa, quando è stata aggredita in pieno giorno da uno squilibrato, le ha lasciato addosso un senso di insicurezza e impotenza, che sta condizionando la sua vita. La conduttrice lo ha ammesso nell'ultima intervista rilasciata all'agenzia di stampa Adnkronos.

Milano peggio di Roma

"Milano è una città che amo e alla quale sono estremamente grata perché mi ha accolto. Mia figlia è nata qui, la mia casa è qui per cui è la mia città", ha dichiarato Elenoire Casalegno, proseguendo: "Quello che vedo oggi a Milano non l’ho mai visto prima, un tempo non avevo paura di andare in giro per la città, oggi avverto questa insicurezza anche di giorno''. Per la conduttrice Milano è diventata più pericolosa di Roma, dove la situazione non è delle migliori soprattutto in zona Stazione. Ma vivere a Milano, per la Casalegno, è diventato angosciante: "Quando rientro a casa la sera, anche alle 22 e non alle due di notte, faccio il giro della piazza sotto casa mia per vedere come è la situazione, parcheggio, controllo se ci sono persone ambigue e con le chiavi di casa in mano corro al portone ed entro. È una situazione che è arrivata all’esasperazione, è incontrollabile".

Il ricordo dell'aggressione in Brera

Il giorno dell'aggressione Elenoire Casalegno lo ricorda fin troppo bene. Era mattina, intorno alle 11, e la conduttrice si trovava in zona Brera tra la gente, quando uno squilibrato le si è letteralmente gettato addosso. "Quello che mi ha sconvolta è che non me l'aspettavo proprio ricordo che l'uomo che mi ha aggredita non era italiano perché mi urlava delle parole in una lingua per me incomprensibile", ha raccontato lei, svelando di essersi girata appena in tempo per schivarlo. Più che la violenza, a turbarla è stato il gesto sprezzante e di odio dell'uomo: "Perché quando l’ho schivato ha iniziato a sputarmi addosso".

L'ansia e la paura

La conduttrice ha rivelato di avere ricevuto molti messaggi di affetto a seguito dell'aggressione, ma anche tanti messaggi con racconti di episodi simili al suo ma questo non ha alleggerito il suo malessere. "Psicologicamente mi è rimasta molta ansia, adesso ho ancora più paura di prima, appena sento un passo dietro di me mi spavento molto", ha dichiarato, proseguendo: "Pochi mesi prima di quello che è accaduto, il nostro primo cittadino (Beppe Sala, ndr) mi diceva che la paura era una percezione nostra, ma credo che sia compito del nostro sindaco rassicurarci". Qualcosa si sta muovendo ma la percezione di insicurezza tra i cittadini rimane e per Elenoire Casalegno il problema è uno solo.

"Immigrazione gestita male"

Secondo la conduttrice parte del problema di Milano, come di altre città, l'immigrazione gestita male. "Le porte andrebbero aperte solo a chi ha voglia di lavorare, non a chi vuole delinquere. Non si può fare finta di nulla", ha detto la Casalegno tornando a parlare della situazione in Brera, definita "raccapricciante". "C’è gente che bivacca ubriaca a tutte le ore del giorno e della notte, bottiglie buttate a terra, gente sdraiata per terra o che fa i propri bisogni in mezzo alla strada. Per me non è una cosa normale'', ha proseguito la conduttrice, svelando un retroscena avvenuto subito dopo la sua aggressione.

"Dal mio episodio so che il primo cittadino ha chiamato Franco Gabrielli (delegato alla sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, ndr) e vedo più vigili in giro in città. Mi auguro che si riesca a gestire la situazione ma non è facile", ha concluso Elenoire Casalegno.

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