- È odioso pensare che Baby Gang venga scarcerato perché le sue canzoni e i suoi video con le pistole sarebbero espressione di libertà artistica. Ma per gli amanti del free speech, anche la peggiore delle opinioni resta sacrosanta. Meriterebbe il carcere, semmai, chi considera “arte” i brani di Baby Gang.
- L’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale mostra quel che mostra, ovvero battute su neri, ebrei, razze e comunisti come se ne leggono chissà quante in tante orripilanti chat dai nomi più imbarazzanti (se sequestrano il cellulare del sottoscritto, sono fritto). Roberto Saviano ne approfitta per sostenere che “l’antisemitismo è il motore delle destre”. Allora: che a destra ci sia chi odia gli ebrei non è certo una novità, e bene fa Fratelli d’Italia a usare il pugno duro per cacciare chi ha commesso certi errori, ma appare un tantino esagerato affermare che questo qualifichi solo le destre. Basti guardare cosa accade in Italia e nel mondo, dove ebrei ed israeliani finiscono nel mirino dei movimenti di sinistra in tutte le università.
- Infatti nel quartiere ebraico del Marais a Parigi, a far paura non è tanto la possibile vittoria di Jordan Bardella, braccio destro di Le Pen, alle prossime elezioni francesi. Il terrore ha il volto di Mélenchon, candidato della sinistra, pro-palestina come gli attivisti che in mezzo mondo si schierano al fianco di Hamas: “La sinistra ha una deriva antisemita", dicono i residenti del quartiere. Senza contare il problemino, mica da niente, della massiccia immigrazione islamica in Francia, peraltro appoggiata proprio da quella gauche d'Oltralpe tutta radicalismo e champagne. “Tanti ebrei si pongono la domanda su cosa votare in caso di ballottaggio tra un candidato melenchonista e uno lepenista e tanti sono tentati dal voto all’estrema destra”. Chiaro?
- Tre liceali ritengono di aver ricevuto voti troppi bassi allo scritto dell’esame di maturità e, per protesta, fanno scena muta all’esame. Otterranno il voto minimo. Giusto? Sbagliato? Legittimo, direi. È lodevole il fatto che si siano assunte oneri ed onori di un protesta pacifica.
- Interessantissimo editoriale di Antonio Polito contro le riforme “a pezzi”, vale a dire il premierato, l’autonomia differenziata e la giustizia. Talmente interessante che non si capisce dove voglia andare a parare. Solo un appunto: i “problemi concreti” dell’Italia, cioè quelli che Polito ritiene più impellenti, li si risolve meglio se la giustizia funziona, se il governo riesce a governare cinque anni senza rischiare di cadere per trasformismi vari e se alle Regioni virtuose è concesso il potere di gestire al meglio le risorse e poteri. Ecco perché sono davvero importanti le “Grandi riforme”, quelle che tanti hanno cercato di realizzare e che certo giornalismo barricadero ha sempre impedito che arrivassero in porto.
- Manfred Weber, leader tedesco del Ppe, sembra dire “ciaone” ai Verdi escludendoli dall’accordo su Von der Leyen, tesi sostenuta anche da Antonio Tajani. Ma mai dire gatto finché non ce l’hai nel sacco. Vedremo nei prossimi giorni.
- Il socialista Keir Starmer, in Gran Bretagna, candidato a diventare il prossimo premier dal 4 luglio, promette patrimoniali a gogo su beni ed eredità detenute all’estero. E sapete cosa fanno i benestanti inglesi: traslocano in Italia, Stati Uniti e Emirati Arabi dove vige un minimo di flat tax o ci sono vantaggi fiscali. È un bene per i Paesi che li accolgono ed un monito per la sinistra: quando perseguiti “i ricchi” (o presunti tali) finisci col produrre l’effetto contrario. I fondi prenderanno altre strade e a rimetterci sarà il sistema economico nel suo complesso: l’addio dei super ricchi impatta infatti in termini di indotto, acquisti e tasse sui consumi. Punti alla società egualitaria, ma finisci con impoverirla. Cinquanta anni di Unione Sovietica non hanno insegnato nulla.
- Una grande inchiesta internazionale scopre che i fondi “green”, cioè la finanza verde, in realtà investe gran parte dei soldi in aziende tra le più inquinanti del mondo. Soprattutto l’Oil&gas. Non stupisce, visto che il greenwashing è diventata una delle pratiche più diffuse nel mondo: definirsi verdi fa figo, sempre e comunque, ma spesso puzza d'ipocrisia lontano un miglio. Non dimenticate mai la pubblicità di un noto marchio di cementi che cercava di vendere il suo mattone verde.
- Riporto una frase, perfetta, di Luigi Olivieri sul pallone moderno: “Signori, il calcio è diventato sostanzialmente noioso”. Fine.
- Pare che la Germania abbia deciso di richiedere una dichiarazione di fedeltà ad Israele e ai valori democratici per poter ottenere il passaporto tedesco. Va bene tutto. E di certo il diritto ad esistere dello Stato Ebraico non si mette in dubbio. Ma chiedere certe dichiarazioni di fedeltà, a Israele o alla Resistenza cambia poco, è un po' troppo. Senza contare che lasciano il tempo che trovano: ognuno è libero di firmare falsamente ciò che vuole e poi pensare l’esatto opposto. Tempo sprecato.
- Per Matteo Salvini quanto sta accadendo in Europa sulle nomine “puzza di colpo di Stato”. Ha ragione il leghista ad infuriarsi con l’Ue, ma non esageriamo. Più che di golpe, siamo di fronte alla sfacciataggine delle burocrazie europee che non vogliono prendere atto di un mondo che sta cambiando.
- Flaminia Pace, una delle militanti di Gioventù Nazionale che s’è fatta beccare a inneggiare al duce e a prendere in giro gli ebrei, è giustamente sulle prime pagine di tutti i giornali. Quando ha iniziato la carriera politica sapeva che sarebbe potuto succedere.
Ma i suoi errori non possono giustificare il fatto che sinceri democratici che si dichiarano antifascisti l’abbiano sommersa di insulti e offese di ogni tipo. Se il sessismo è orribile, lo è sempre. Sarebbe il caso che le femministe la difendessero, anche se la considerano una brutta cattiva fascista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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