Quelle "macchine da soldi" a soli 6 anni. L'esercito dei baby influencer

Le nuove star del web sono i baby influencer che provano giocattoli, girano video divertenti e hanno milioni di follower

Quelle "macchine da soldi" a soli 6 anni. L'esercito dei baby influencer
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Sono la generazione Alpha, ovvero i nati tra il 2010 e il 2024, e sono i più social della storia dell'umanità. Sono bambini e adolescenti con profili TikTok e YouTube, che si sono trasformati in creator digitali in grado di suggestionare le decisioni di acquisto di genitori e coetanei semplicemente con video e post. Grazie al seguito di migliaia di follower, l'esercito di baby influencer o kids influencer è in grado di condizionare il mercato degli acquisti e creare un giro d'affari da milioni di euro. Secondo i dati rilevati da Trend Online, infatti, l'86% dei millennials (i nati tra gli inizi degli anni '80 e la metà degli anni '90) dichiara che le loro decisioni di acquisto sono influenzate dai figli Alpha, che a loro volta sono influenzati per il 28% dai loro coetanei, per il 25% da baby blogger e per il restante dai familiari.

Chi sono i baby influencer?

Nonostante le piattaforme social prevedano un limite di 13 anni per l'iscrizione, su TikTok, YouTube e Instagram sono migliaia i bambini sotto i 10 anni che, complice la supervisione dei genitori, aprono un proprio profilo con l'idea di diventare dei baby influencer. Si tratta di bambini tra i 5 e i 12 anni che creano contenuti divertenti, spesso legati alle loro passioni - per musica, ballo, moda o giocattoli - che sono diventati veri e propri personaggi di riferimento per la loro generazione. I loro profili e canali social sono seguiti da migliaia di follower e grazie alle sponsorizzate e alle collaborazioni con grandi aziende hanno trasformato una passione in un vero e proprio lavoro di digital marketing.

Nel 2020 il texano Ryan Kaji, a soli 9 anni, è stato considerato lo youtuber più ricco al mondo con guadagni da record (25 milioni di euro). Negli Stati Uniti sono diventati dei veri e propri casi di studio l'ascesa di Diana Kydysiuk (Kids Diana Show), bambina ucraina residente in Usa che, insieme ai fratelli Roma e Oliver, è seguita da oltre 120 milioni di fan e Pixie Curtis, 10 anni, che con i suoi video glamour è riuscita a guadagnare anche 300mila dollari a contenuto. Numeri da capogiro che comportano anche altissimi rischi, però, che riguardano non solo la privacy negata di questi bambini e l'esposizione sconsiderata, ma anche una crescente cultura della mercificazione e della vendita di servizi e prodotti a una fascia di età sempre più bassa.

I baby influencer italiani

Il fenomeno dei baby influencer tocca anche l'Italia. Nel nostro paese sono decine i bambini che, grazie ai social network, sono diventati dei personaggi. Leonardo, 12 anni modenese, è Leo Toys. Nel 2015 ha aperto il suo primo canale YouTube "Leonardo D", che in meno di un anno ha raggiunto 300mila iscritti e oltre 150milioni di visualizzazioni. Così, grazie al successo ottenuto, è nato Leo Toys - canale che oggi conta quasi 600mila iscritti - dove il baby influencer realizza unboxing, gameplay, esperimenti e challenge, che gli hanno permesso di collaborare con aziende come Netflix, Mattel, Warner Bros e DeAgostini. È di origine ucraina ma vive a Pavia, invece, Ameli, meglio conosciuta come Ameli Tvit su YouTube. Con il suo canale, che conta oltre 5 milioni di iscritti, Ameli a 11 anni è diventata una vera e propria star del web. Ha iniziato collezionando e creando pop it (gioco colorato da schiacciare) e poi è passata a realizzare - con l'aiuto di mamma e papà - sketch e video. Oggi Ameli ha una sua serie tv, ha scritto un libro, ha una linea di gadget personalizzati e realizza videoclip musicali, la sua vera passione, generando profitti milionari.

Nella galassia dei baby influencer italiani ci sono anche Alyssa e Daniel di Silvia & Kids e Nikita Pozzi, meglio conosciuto come Canale Nikita. I primi sono diventati youtuber con un seguito da 1,6 milioni di fan grazie alla madre, Silvia, che ha aperto un canale per condividere giochi e passatempi dei suoi figli e oggi guadagna su Amazon grazie alle vendite dei prodotti recensiti, oltre a generare introiti dalle visualizzazioni su YouTube.

Il secondo, Nikita, ottiene milioni di visualizzazione realizzando video divertenti con i genitori e i suoi amici, ma anche tutorial e challenge. Canali in grado di generare giri d'affari a più zeri e che rappresentano un fenomeno virale.

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