Il Covid-19 fa meno paura di un tempo, ma Antonella Viola continua a essere protagonista a livello mediatico. Dopo gli attacchi al primo ministro Giorgia Meloni, la virostar ha messo nel mirino il vino. In un'intervista al Corriere della Sera, ha promosso la normativa irlandese che equipara l'alcol alle sigarette:"Una decisione giustissima. Bisogna far sapere che l’alcol è incluso nella lista delle sostanze cancerogene di tipo 1, come amianto e benzene. È chiaro il legame tra il consumo di alcol, e non solo l’abuso, e i tumori al seno, del colon-retto, al fegato, all’esofago, a bocca e gola. Le donne che bevono uno o due bicchieri di vino al giorno hanno un rischio aumentato del 27% di sviluppare il cancro alla mammella". E ancora: "Studi recenti hanno analizzato le componenti della struttura cerebrale, dimostrando che uno o due bicchieri di vino al giorno possono alterarle. Insomma, chi beve ha il cervello più piccolo". Una filippica che ha acceso il dibattito, tranchant la replica di Matteo Bassetti.
Bassetti stronca la crociata della Viola
Nelle ultime ore diversi esperti hanno bocciato le posizioni della Viola, non manca la stoccata del direttore di Malattie infettive all'Ospedale San Martino di Genova: "Antonella Viola ha detto che il vino rimpicciolisce il cervello ed è paragonabile all’amianto per i suoi danni. Si è definita astemia anche se si concede un calice solo nei ristoranti stellati. Ha raggiunto livelli di scienza elevatissimi. Inarrivabili per chi ama il vino. Cin Cin!", il suo post su Instagram con tanto di scatto con calice in mano.
Interpellato dall'Adnkronos Salute, Bassetti ha sottolineato che la Viola ha dato un messaggio corretto nella maniera sbagliata: "Credo che sia giusto dire alle persone che non bisogna esagerare, che il vino può far male quando si usano delle grandi quantità". Ma non è corretto affermare che il vino - con la grande cultura del nostro Paese - rimpicciolisce il cervello o che è come l'amianto. "Nel senso che dire che bere con moderazione non dovrebbe causare problemi è una cosa secondo me molto importante. Anche perché ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano che in alcuni setting piccole quantità di vino non solo non fanno male, ma possono addirittura far bene", la puntualizzazione dell'esperto.
Il paragone tra vino e fumo, invece, finisce direttamente nella categoria strafalcioni: "Le sigarette o altre sostanze anche in bassa quantità possono avere un effetto cancerogenetico. Il vino, evidentemente, con quantità minori, credo che non ce l'abbia".
Bassetti ha sottolineato che con messaggi del genere il rischio è perdere credibilità agli occhi della gente: "È evidente che l'abuso di ogni tipo di sostanza può portare a problemi: succede se bevi troppa acqua, se esageri con alcuni cibi. E' sempre un problema di abuso. Non deve passare il concetto che piccole quantità di alcol non vanno minimamente bevute. E' giusto dire che l'abuso di alcol provoca dei problemi importanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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