Meloni rischia il linciaggio, Turetta in volo di Stato e Hamas: quindi, oggi...

Gli "scoop" di Repubblica, Meloni rischia il linciaggio e le analisi di Casaleggio: quindi oggi...

Meloni rischia il linciaggio, Turetta in volo di Stato e Hamas: quindi, oggi...

- Grande polemica su Repubblica perché il ministero della Cultura avrebbe negato i finanziamenti al film di Paola Cortellesi, oggi in cima agli incassi, in quanto giudicato di scarso valore artistico. Non entro nel merito, non avendolo visto. Ma questa notizia - scritta così e spiattellata in home page - lascia intendere che a bocciarlo sia stato il ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano e dal governo Meloni. Invece no. La “colpa” è delle subcommissioni ai tempi del ministro Dario Franceschini, del fu governo Draghi. E questo, forse, andava specificato.

- Leggo oggi su Repubblica: “La grande piazza per le donne che divide la politica. Meloni non ci sarà, Elena Cecchettin forse sì”. No, ma dico io: avete letto per caso il manifesto programmatico delle transfemminist3? Lo avete letto? Non è una manifestazione “per le donne”, ma un corteo politico e politicizzato. Verranno contestati il governo, l’appoggio a Israele, le misure contro le violenze a Caivano, i decreti dei ministri, fianco il Ponte sullo Stretto. Non solo non ha senso che Meloni si presenti, ma se lo facesse rischierebbe il linciaggio.

- Domanda seria: ma per quale motivo dobbiamo pagare un aereo militare, diciamo un aereo di Stato, per il rientro di Filippo Turetta? È un assassino e va bene. Ma non ha la caratura del terrorista (tipo Battisti) né ha richiesto trattative tra i governi come nel caso del padre di Saman Abbas. Non sarebbe bastato mandare un "cellulare" oppure farlo salire su un volo di linea? Invece scomoderemo l'Aeronautica per rimpatriarlo. Mah...

- Scrive sempre Repubblica: “Per la prima premier donna, e per la destra in generale, il rapporto con le attiviste di Non una di meno è complicato, eufemismo”. Eh no, miei cari. Non è Meloni ad avere un “rapporto complicato” con le attiviste, sono le femministe “de sinistra” che odiano la premier.

- Il Pd invece domani andrà alla manifestazione, forse addirittura con “il corpo” di Elly Schlein, di sicuro con qualche altro parlamentare. Ma hanno letto il manifesto? Soprattutto quando afferma che “lo stato italiano deve smetterla di essere complice di genocidi in tutto il mondo”, perché “schierandosi in aperto supporto dello stato coloniale di Israele, appoggia di fatto il genocidio in corso del popolo Palestinese”. Il Nazareno condivide?

- Davide Casaleggio non sarà un fine politico, però stavolta c’ha preso. "Giuseppe Conte - ha detto - sarebbe un ottimo leader per il Partito Democratico, ma probabilmente non del Movimento 5 Stelle che ho conosciuto”. Verissimo. E il paradosso è che Elly Schlein sarebbe invece un ottimo leader per il M5S delle origini. Quando lo capiranno, sarà forse troppo tardi.

- L'ex segretario Pd, Pier Luigi Bersani: “Il consenso per il governo si sta ammaccando”. Poi leggi i sondaggi e dicono l’opposto. Adesso si capisce come mai non vincono mai le elezioni: mi sa che non sanno leggere le rilevazioni sondaggistice.

- Paola Cortellesi fa il boom al botteghino mentre il ministero della Cultura lo riteneva un’opera non meritevole di finanziamento. Sapete cosa significa tutto questo? Che ogni anno buttiamo soldi per pagare con soldi pubblici film che non si vede nessuno, quando basterebbe affidare al mercato la scelta di cosa merita essere prodotto e cosa no.

- Liberati i primi ostaggi. Un'ottima notizia a cui speriamo ne possano seguire altre dello stesso tipo. Ma si sa, in guerra la tregua è sempre debole. Speriamo non si incrini.

- C'è chi sostiene che la tregua sia una vittoria di Hamas. Chi invece assicura si tratti di un segno della debolezza dell'organizzazione terroristica. Quel che è certo è che, rispetto al passato, il "prezzo" pagato da Israele per il riscatto degli ostaggi è stato molto più basso. Stavolta sembra che Hamas abbia barattato più "il tempo", che gli serve per sopravvivere, rispetto alla liberazione di connazionali detenuti nelle carceri israeliane.

- Le femministe si sono radunate sotto la redazione di Libero, l’altra sera, per contestare i titoli dei giornalisti e accusarli di essere fascisti, maschilisti e tutto il resto dei soliti slogan. Adesso vorrei andare a bussare a casa di Lilli Gruber per chiederle se ritiene corretto che associazioni di questo stampo facciano dei blitz più o meno intimidatori sotto una redazione. É degno di un paese democratico? Non è questo un attacco alla libertà di stampa? Oppure il discorso vale solo quando un politico critica le espressioni in diretta tv di una conduttrice di sinistra?

- Libertà condizionata per Pistorius, il velocista disabile che ha ucciso la compagna. L’unica analisi possibile è questa: evidentemente, tutto il mondo è paese e non accade solo in Italia che i killer si facciano al massimo una decina di anni per poi tornare a casetta. Almeno Pistorius non ha usato la scusa dell'obesità.

- Un’ora prima della manifestazioni degli studenti contro la violenza sulle donne in ricordo di Giulia Cecchettin, a Vibo Valentia, una

ragazzina è stata aggredita…. da alcune coetanee. Donne contro donne. La studentessa è stata violentemente strattonata da altre due giovani, poi colpita con uno schiaffo e infine scaraventata sulle scale. Ah, il patriarcato.

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