Naso all'insù per la "cometa dei Neanderthal": quando e come ammirarla

Arriva la cometa di lungo periodo C/2022 E3 (ZTF): l'ultima volta che essa passò così vicina alla Terra fu circa 50mila anni fa

Naso all'insù per la "cometa dei Neanderthal": quando e come ammirarla

Potrebbe presto essere visibile anche ad occhio nudo: dopo oltre 50mila anni dall'ultima apparizione nei cieli della Terra, all'epoca dei Neanderthal, ritorna la cometa C/2022 E3 (ZTF). È probabile che essa risulti maggiormante godibile agli osservatori a partire dal prossimo 24 gennaio, anche se la minore distanza dal nostro pianeta, all'incirca 42 milioni di chilometri, sarà toccata in data 1 febbraio.

Il ritorno

Secondo le stime della Nasa, la cometa C/2022 E3 (ZTF) sarebbe transitata l'ultima volta sui cieli della Terra, risultando individuabile anche ad occhio nudo, circa 50mila anni fa. Gli studiosi dell'agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d'America spiegano che il corpo celeste raggiungerà la minima distanza dal sole prevista (vale a dire 166 milioni di chilometri) il prossimo giovedì 12 gennaio. Per quanto concerne il nostro pianeta, invece, essa si avvicinerà a tal punto da risultare avvistabile denza l'ausilio di lenti già da martedì 24 gennaio, toccando il punto di massimo avvicinamento (stimato intorno ai 42 milioni di chilometri) mercoledì 1 febbraio. Allo stato attuale, la cometa C/2022 E3 (ZTF) si trova nei pressi della costellazione della Corona Boreale, e si sta spostando progressivamente verso Bootes, spiegano alla Uai (Unione astrofili italiani).

Già da ora, comunque, il corpo celeste è finito nel mirino di migliaia di appassionati e di astrofili dilettanti, che ne stanno osservando gli spostamenti scattando numerose foto. Anche in Italia in tanti stanno monitorando continuamente la cometa e condividendo poi le immagini riprese in rete.

La cometa "di lungo periodo" C/2022 E3 (ZTF) è stata individuata il 2 marzo del 2022 dagli astronomi del Zwicky Transient Facility in California (Usa) Bryce Bolin e Frank Masci. Inizialmente gli studiosi avevano ipotizzato che potesse trattarsi di un asteroide. Solo successivamente, grazie all'applicazione di calcoli più accurati, si è compreso che fosse una cometa.

Proprio con uno di questi calcoli, vale a dire quello relativo al computo dell'orbita percorsa dal corpo celeste, è stato possibile stabilire con buona precisione la data a cui risalirebbe l'ultimo passaggio, cioè all'incirca 50mila anni fa.

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