"Non affitto ai meloniani", quel segno della croce e Belen: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la discriminazione degli elettori FdI, i "bassi e neri" del consigliere dem e il post dell'operaio morto sotto il treno

"Non affitto ai meloniani", quel segno della croce e Belen: quindi, oggi...

- A Bari un tizio che affitta una stanza scrive nell’annuncio di non accettare né perditempo né elettori della Meloni. E qui vanno considerate due cosette: 1) se avesse detto “no gay”, “no donne”, “no elettori Pd” o “no neri” staremmo per 10 giorni a discutere dell’Italia brutta, cattiva, razzista e un po’ fascista. Invece discriminano gli elettori Fdi e quindi tutto tace: ricacciare i fasci nelle fogne non è mai reato, per loro 2) Il tizio dice: “La casa mia e convivo con chi decido io”. E in teoria ha tutte le ragioni del mondo, sia chiaro. Se gli stanno sulle palle i meloniani saranno fattacci suoi. Semmai il suo problema è che così taglia fuori dall’annuncio il 30% e più della popolazione. Auguri.

- Trovo folle che un ragazzo venga ucciso per una lite causata da un motorino parcheggiato male. Ma trovo ancora più tragico che ad ammazzarlo con un colpo di pistola sia stato un ragazzino di 16 anni. Sedici anni, cribbio. Possiamo dire che su questo Napoli ha un problema, oppure rischiamo di essere accusati di razzismo territoriale?

- Candelaria Solorzano, 28 anni, era stata selezionata come prossima Gatta Nera nel programma di Pino Insegno sulla “nuova Rai”. Mentre era in vacanza in barca, qualcuno le ha fatto un video in cui la si vede armeggiare con quello che potrebbe essere tabacco o forse erba. Fatto sta che, non avendo ancora firmato il contratto, la Rai ha deciso di defenestrarla senza neppure tanti saluti. Niente Mercante in Fiera e ciaone. Ora: io non so se si stesse rollando una canna o solo facendo una sigaretta, quel che mi pare di capire è che Mamma Rai l’ha silurata senza processo. Ad andare avanti così, tra Saviano, Facci e la Gatta Nera, finirà che da qui a fine stagione a Viale Mazzini non resta più nessuno.

- Belen Rodriguez ha un nuovo fidanzato. Direte: che ci frega? Niente: però lui è un uomo fortunato.

- Sarebbe bastato cambiare un singolo addendo alla somma dei fatti di ieri sera e forse quella croce non sarebbe mai apparsa. E allora puoi anche non crederci, si capisce, però fa riflettere che tra le milioni di combinazioni possibili, tra i milioni di effetti che la saldatura di quella rotaia poteva provocare, proprio la croce è andata a stamparsi. E proprio qualche istante prima che il fischio dei freni segnalasse ai residenti di Brandizzo la tragedia avvenuta. A pensarci bene, anche per salvarsi sarebbe bastato poco. In primis: evitare l’inammissibile errore umano su cui indaga la procura. Ma sarebbe bastato anche arrivare in ritardo sul posto di lavoro. Avere un’indisposizione. Allontanarsi un secondo per fare la pipì. Fare una pausa caffè. Invece Michael era lì, a quel maledetto posto a tavola, a saldare la sua croce chiedendosi il perché di quel segno. “Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente, nonostante lo richiamo tutti i giorni ultimamente, perché non è un bel periodo per me”. In effetti, non poteva andare peggio di così. Destino, fato, sfiga, “il caso”. Vedete voi. Ma mette i brividi.

- Quei ragazzi che ad Anagni hanno ucciso una capretta a calci, agonizzante o meno che fosse, sono un branco di imbecilli. Però che si arrivi a minacciare di morte degli umani per il decesso di un animale dà il senso di come i valori in questa terra si siano completamente ribaltati.

- Vi racconto questa storia simpatica. Marco Cappato denuncia di essere intercettato dai servizi segreti, su ordine del governo, sulla base di una sua fonte “affidabilissima”. Palazzo Chigi smentisce. Gli 007 anche. E la cosa potrebbe pure essere normale, figuratevi se il peccatore confessa il peccato. Però i giornalisti di Repubblica, non certo amici di Mantovano, fanno le loro domande e assicurano che “da più fonti” risulta che non vi sia alcuna autorizzazione di intercettazioni. Quindi? Quindi in teoria, finché Cappato non mostra le prove o rivela le sue fenomenali fonti, la storia resta quel che è: una storiella. Però visto che il soggetto in questione è il sancta sanctorum della sinistra, l’Huffington Post arriva a scrivere che “vera o falsa che sia”, la denuncia di Cappato - benché non verificata, smentita da più parti e inverificabile - “svela il mostro delle intercettazioni dei Servizi”. Così, solo perché lui è uno serio e ci possiamo fidare. Vi rendete conto di come vi siete ridotti?

- Sorteggi Champions: bene l’Inter, bene la Lazio (che però se non si sveglia…), benino il Napoli e molto male il Milan.

- Un consigliere comunale del Pd si esprime con la seguente frase: "Il Comune di Corbetta è solo, è isolato, non perché gli altri sono brutti e neri e bassi…”. Poi si scusa, ride, si arrampica sugli specchi. Scusi, consigliere: ma di che si scusa a fare? Perché non scusarsi allora anche coi brutti e coi bassi? Anche Calimero era piccolo e nero, ma mica c’è una connotazione razzista nella frase. È un modo di dire. E i modi di dire non sono discriminatori.

- In questo mondo al contrario, il Pd se ne esce in aula con i comuni “brutti, neri e bassi” e il centrodestra che fa? Prende il ruolo del Pd, utilizzando a piene mani tutti i ritornelli del peggior politicamente corretto. Ve lo leggo, il post del sindaco Marco Ballarini, perché non ci volevo credere: “Rimaniamo basiti dall’immagine evocata dal Consigliere Cipriano durante la seduta: risulta chiaramente impropria e offensiva, non solo perché veicola un messaggio denigratorio da cui ci dissociamo fermamente, ma perché richiama un tipico linguaggio di epoca colonialista su stereotipi e pregiudizi pericolosi di matrice suprematista del Ventennio fascista. Lontani sono e devono restare i tempi bui in cui riecheggiavano le parole d’odio di ‘Faccetta Nera’, dove il colore della pelle nera di una persona veniva utilizzato come metro di paragone per determinarne la sua inferiorità rispetto ad altri esseri umani.

Evitiamo, poi, di fare riferimento al termine ‘bassi’, come se essere di statura al di sotto della media sia meritevole di disprezzo e di insulti”. L’ha scritto forse il social media manager di Elly Schlein?

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