Occhio alla truffa del mini squillo: come difendersi

Si tratta di un raggiro molto semplice, e che può colpire in qualsiasi momento, ecco perché è bene conoscerla

Occhio alla truffa del mini squillo: come difendersi
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Tanto pericolosa quanto semplice, la truffa del mini-squillo è sempre più diffusa e continua a mietere vittime. La sicurezza di milioni di utenti è a rischio, ecco perché è bene conoscere questo tipo di raggiro, così da non farsi coinvolgere ed essere in grado di intervenire in tempo.

Col progredire della tecnologia si sono moltiplicate le truffe ideate dai cyber-criminali per mettere mano ai nostri dati personali o al nostro denaro. Raggiri di ogni genere corrono sui social, o per e-mail, riuscendo ancora a colpire. Dal classico Phishing ai messaggi allarmistici (come false indagini nei nostri confronti da parte delle forze dell'ordine o richieste d'aiuto che arrivano da nostri presunti parenti), i malviventi hanno trovato diversi metodi per ottonere ciò che vogliono. Spesso, purtroppo, ci riescono.

Nel vasto elenco delle truffe, rientra anche quella del mini-squillo. A molti può essere capitato di aver ricevuto una telefonata brevissima, della durata di pochi secondi. Un rapidissimo squillo che ha l'obiettivo di coglierci di sorpresa e metterci in trappola. La prima domanda che la vittima si pone, ricevendo la breve chiamata, è chi abbia telefonato. I più incauti possono anche decidere di richiamare il numero, così da scoprire di chi si tratta. Questo è un errore, perché potrebbe rivelarsi una trappola. Alcuni lo hanno ribattezzato Wangiri 2.0.

Se nella prima tipologia di Wangiri i malviventi facevano dei rapidi squilli alla vittima per poi aspettare di essere richiamati, stavolta il tranello è più subdolo. Quando il malcapitato chiama, infatti, sente il rumore del telefono che squilla ed è quindi incoraggiato a restare in ascolto. Peccato che il numero che sta chiamando è a pagamento e mentre la telefonata prosegue, il credito viene svuotato. Va detto che in questo genere di telefonate non sentiremo mai nessuno risponderci. La prima cosa da fare, quindi, è riattaccare subito.

Questa truffa colpisce maggiormente le aziende, che richiamano il numero pensando si tratti di un possibile cliente, o di un fornitore.

Come proteggersi

Una volta conosciuto il problema, la prima cosa da ricordare è non richiamare con leggerezza certi numeri sospetti. O riattaccare immediatamente quando ci accorgiamo che non risponde nessuno.

Un'altra precauzione potrebbe essere quella di utilizzare delle app che ci consentono di riconoscere tutte quelle chiamate in entrata che sono da ritenersi

spam. Può andare bene, ad esempio, Truecaller. Anche alcuni operatori telefonici mettono a disposizione dei servizi gratuiti che permettono di bloccare le chiamate in entrata da parte di numeri sospetti.

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