La partner mancata, il guizzo che non c'è e il mal di schiena che resta

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La partner mancata, il guizzo che non c'è e il mal di schiena che resta
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Gentilissima Valeria, sono un 50enne single per scelta, ma ho sempre sentito la mancanza di una partner al mio fianco. La scorsa estate mi è capitato un fatto alquanto insolito. mi trovavo in farmacia, e una volta raggiunto il bancone, un'altra cliente al mio fianco, una ragazza solare e socievole, mi ha avvicinato per darmi dei consigli in merito al mio disturbo, molto comune alla mia età, il mal di schiena. Una volta usciti dal negozio, abbiamo fatto 2 chiacchiere, ed essendo uno che non ci prova, tantomeno al primo incontro, ho sentitamente ringraziato e me ne sono andato. Col senno di poi, ho però pensato che lei si sarebbe aspettata almeno lo scambio del numero, cosa che sicuramente qualcun altro al mio posto avrebbe fatto. Certo oggi coi social, conoscendo il nome della ragazza e la zona, sarebbe facile rintracciarla, ma non sono avvezzo ai social. Un’occasione persa? Ancora oggi me lo chiedo. E manco il mal di schiena è passato.

Pablo, Milano

Beh caro Pablo, temo che la risposta (non per quanto concerne la schiena) sia contenuta nelle prime righe della sua lettera: “Sono un cinquantenne single per scelta”. Mi sembra che le cose stiano andando esattamente come si è ripromesso di farle andare. La signorina è uscita dalla farmacia ed è andata per la sua strada, e soprattutto lei è andato per la sua. Mi chiede se a mio avviso la ragazza in questione avrebbe sperato in un caffè, in un appuntamento, in uno scambio di numeri di telefono o persino in un gesto più sorprendente e fantasioso? Secondo me sì. Noi donne (mi perdoni la generalizzazione e me la perdonino tutte le altre signore che tiro in ballo senza permesso) non aspettiamo altro che una mossa, anche piccola, anche proveniente da uno sconosciuto o semi tale, che ci svolti la giornata, l’anno, l’avvenire. In realtà, purché resti misurato e rispettoso, non facciamo altro che augurarci un “guizzo” da parte di un uomo. Specialmente oggi che di “guizzi” non è più capace neppure chi ci sta accanto da una vita. Ci piacerebbe tanto un portatore sano di fantasia o di ironia che avesse la voglia e il garbo di stupirci anche solo per migliorarci un tragitto noioso o per raddrizzarci una giornata storta, anche solo per la voglia di distinguersi e di rimanere impresso, per il piacere di far sorridere qualcuno, di gratificare una donna mai vista prima, di metterle addosso un passo più sicuro e un sorriso più deciso.

Ma per riuscire in queste piccole imprese di grazia è indispensabile aver voglia di “darsi”. Il giorno in cui sarà pronto a farlo stupirà una sconosciuta tanto quanto se stesso. E ho il sospetto che le passerà anche il mal di schiena.

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