Ci mancava giusto lui per completare il cerchio sugli antiberlusconiani più sfrenati che hanno sputato tutto il loro livore e rancore su Silvio Berlusconi non appena è deceduto tre giorni fa: Oliviero Toscani si sentiva evidentemente emarginato per essere stato escluso dai giudizi più beceri contro il Cavaliere. Ma, "fortunatamente" per lui, ci hanno pensato i sagaci conduttori de La Zanzara a stuzzicarlo sul tema che ha dominato tutte le ultime 72 ore e, stante i pensieri deliranti ai quali spesso il fotografo non mette proprio freno, il risultato è stato quello che un po' tutti potevano aspettarsi: insulti gratuiti nei confronti di una persona che non c'è più.
Si comincia con un'opinione sul lutto nazionale per la morte di Berlusconi? "Esagerato e ridicolo", è la sua frase di esordio ai microfoni di Radio24, rendendosi protagonista di un fitto botta e risposta con Giuseppe Cruciani e David Parenzo. "Berlusconi ha inciso sulla storia italiana negli ultimi 30 anni? Anche Mussolini, se è per questo. Non credo proprio che Berlusconi passerà alla storia come Cavour. E io non vorrei mai passare alla storia come Berlusconi. Lui in un certo momento storico aveva una tale maggioranza e un tale potere che avrebbe potuto dimostrare di essere un grande statista. E ha perso questa occasione. Non è stato un grande statista e non passerà mai alla storia come tale". Poi, il rincaro della dose: "In un certo senso Berlusconi è stato peggio di Mussolini, perché ci ha tolto una morale e una dignità che prima avevamo. Ci ha fatto diventare un popolo di ballerine, ci ha volgarizzato, ci ha messo rossetto, tacchi. Ci ha messo il culo di fuori".
Quando Parenzo gli ricorda che c'erano Mattarella e molti capi di Stato ai suoi funerali, lui replica: "E va bene, è la solita roba all'italiana", risponde Toscani. "Berlusconi è stato sicuramente negativo per la cultura e per l'etica italiana. Basti pensare alle olgettine, ai suoi processi, al bunga bunga, a tutte quelle menate là". Il profluvio di offese prosegue così parlando delle accuse giudiziarie riguardanti i presunti scandali sessuali di Berlusconi: "Quelli erano la cosa meno grave, perché in realtà era tutto grave nella sua condotta - è la sua sentenza -. Come Mussolini, aveva sicuramente una concezione maschilista di dominio dell’uomo nel senso tradizionale italiano, per dimostrare che era un uomo e che sc***re una donna al giorno era indice di virilità. Secondo me, invece, questo è un segno di debolezza virile".
Non poteva infine naturalmente mancare un riferimento egoriferito a proposito dei suoi rapporti con il leader di Forza Italia: "Lavorare con Berlusconi? Gli dissi di no, perché non avrei mai potuto lavorare per e con lui.
L'artista sceglie il suo Lorenzo il Magnifico e lui non lo era per la qualità che pretendo io. Berlusconi non è che aveva gusto. Aveva troppo gusto. Il gusto è come il sale e lo zucchero", chiosa il sempre volgarissimo Toscani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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