"Libertà di parola e democrazia". Lo striscione esibito stamani da oltre 200 studenti dell'istituto agrario Italo Calvino di Opera (Milano) lasciava poco spazio alle interpretazioni. E reclamava d'essere ascoltato. La protesta è scattata dopo l'annullamento, da parte della preside, di un incontro con l'europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri, che i giovani avevano invitato nell'istituto per discutere del Parlamento europeo e della sua importanza. Dopo un iniziale ok a quell'intervento era arrivato però un inaspettato dietrofront da parte della dirigenza scolastica, sollecitata a sopprimere l'iniziativa dalle rimostranze (preventive) di alcuni professori.
L'invito all'europarlamentare, le proteste dei professori
Stamani a ribellarsi contro quella decisione erano in tantissimi. Più di quanto i rappresentanti d'istituto si aspettassero. "A questa protesta davanti alla scuola, che è durata un'ora, hanno partecipato quasi tutti", ha raccontato a ilGiornale.it Gabriel Gualtieri, rappresentante degli studenti al Calvino di Opera. Il giovane ha poi spiegato come sono andate le cose, dall'inziale invito all'onorevole Tovaglieri al niet arrivato poi dalla preside. "La dirigente scolastica inizialmente ci aveva concesso di fare questo incontro, ma dieci professori le hanno inviato una lettera per opporsi", ha ricostruito Gualtieri. Secondo quanto riferito dal ragazzo, lì per lì la preside aveva risposto che a suo avviso l'incontro si sarebbe potuto svolgere, anche perché in passato l'istituto aveva ospitato pure un parlamentare di sinistra. Peraltro l'iniziativa - sottolinea il rappresentante degli studenti - non aveva alcun carattere politico e "noi ci eravamo fatti garanti di questo".
La protesta e l'assemblea d'istituto
Ma i professori "dissenzienti" non si sono dati per vinti. "Hanno scritto una nuova lettera, dicendo che non ritenevano opportuno l'intervento di un europarlamentare di destra. Poi ci hanno anche detto che, secondo loro, la Tovaglieri non era abbastanza informata sulle funzioni dell'europarlamento, ma noi abbiamo fatto presente che l'onorevole è anche laureata in giurisprudenza", ha raccontato ancora Gualtieri. Così, alla fine, l'incontro con l'eurodeputata leghista è stato annullato. A protestare contro quella decisione stamani erano per l'appunto in 250 e l'argomento è stato affrontato anche in una successiva assemblea d'istituto nella quale pure i professori firmatari della lettera hanno preso la parola. Perché a scuola è giusto che sia così: tutti devono avere il diritto di esprimersi.
La reazione degli studenti e l'appello al ministro Valditara
"Hanno letto solo una delle missive inviate alla preside, mentre l'altra no per privacy", ha aggiunto Gualtieri. Una motivazione che, per come ci viene riportata, lascia alquanto perplessi. "Noi abbiamo ascoltato le loro motivazioni, ma non ci convincono. Non ci sembra logico l'annullamento dell'iniziativa. Sostanzialmente hanno ribalzato la colpa sulla preside, dicendo che è lei a decidere", ha affermato ancora il rappresentante degli studenti, spiegando di voler portare quanto accaduto all'attenzione del ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
Tovaglieri: "Decisione della preside penalizza gli studenti"
E pure l'onorevole Isabella Tovaglieri ha da parte sua espresso tutta la delusione per l'episodio. "Credo da sempre nel libero confronto delle idee e mi rammarico che esso sia stato sacrificato in modo preventivo a spese degli studenti di un istituto superiore della Lombardia, una delle regioni più avanzate d'Europa proprio per la sua peculiare capacità di accogliere e valorizzare le differenze, dando spazio al contributo di tutti. Con la loro protesta, gli studenti del Calvino di Opera hanno scritto oggi una bellissima pagina di democrazia, esponendosi con forza e con coraggio contro la censura e per la libertà di espressione nelle scuola", ha scritto l'europarlamentare in una nota.
Tovaglieri ha poi ribadito di incontrare sempre con piacere gli studenti in visita nei luoghi delle istituzioni europee.
Incontri che - ha concluso l'onorevole - "non sono mai stati definiti inopportuni, ma, a differenza di quanto avvenuto oggi, sono stati promossi e valorizzati dalle dirigenze scolastiche e dai relativi corpi docenti, quali momenti formativi importanti per gli allievi, futuri cittadini d’Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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