La primavera inizia "in anticipo": ecco perché l'equinozio è oggi (e non domani)

Rispetto alla convenzione del 21 marzo, la primavera avrà inizio ancora una volta in anticipo rispetto al calendario: ecco cosa cambia ogni anno e il significato di equinozio

La primavera inizia "in anticipo": ecco perché l'equinozio è oggi (e non domani)

Mentre stiamo scrivendo la primavera non è ancora arrivata ma lo farà comunque prima del 21 marzo, esattamente alle 22.24 ore italiane di lunedì 20 marzo: è questa la data dell'inizio della nuova stagione che segna la fine dell'inverno. Contrariamente a quanto pensano in molti, infatti, la data del suo inizio non è definita o calendarizzata in maniera specifica ma può variare ogni anno e nel 2023 arriva "in anticipo".

Cosa significa equinozio

Anche se il meteo odierno vede tante nubi e piogge sul nostro Paese e la primavera sembra lontana, le ore diurne e quelle notturne nell'emisfero boreale avranno la stessa durata, 12 ore: ecco perché si chiama equinozio ed ecco perché è questo l'inizio della primavera astronomica rispetto a quella meteorologica iniziata il 1°marzo. La parola deriva dal latino "aequa-nox", notte uguale al giorno mentre dalle 24 ore successive, pian piano, le ore di luce prenderanno il sopravvento fino al solstizio d'estate di giugno (massima durata delle ore diurne) quando, sempre lentamente, inizierà il processo inverso che porterà all'equinozio d'autunno e così via.

Gli "anticipi" di primavera

Un aspetto interessante è questo "anticipo" rispetto a quanto vorrebbe la convenzione: c'è sempre di mezzo la sfera astronomica dal momento che l'inizio della primavera, in realtà, si colloca tra il 19 e il 21 marzo. Il motivo per cui ogni anno si verifica in un momento diverso è perché la Terra compie il suo quotidiano giro intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore: sono quelle 6 ore che non fanno coincidere esattamente gli equinozi con il nostro calendario ed è per questo motivo che ogni quattro anni c'è quello bisestile con febbraio che conta 29 giorni. Ecco perché annualmente c'è una differenza di orario e di giorno per l'ingresso della primavera e dell'autunno.

Dati alla mano, è addirittura dal 2007 che la primavera non inizia nel giorno convenzionale del 21 marzo e sarà così fino al 2030. E poi, calendario astronomico alla mano, dal 2044 ci sarà un anticipo di ben due giorni con la bella stagione che arriverà il 19 marzo a causa della discrepanza tra il calendario gregoriano e l'anno siderale, ossia il tempo che il nostro pianeta impiega a fare una rotazione intorno al Sole (considerare sempre quelle sei ore "in più").

Cosa succede al Sole

È in concomitanza degli equinozi che i raggi solari cadono in maniera perpendicolare rispetto all'asse di rotazione terrestre: soltanto oggi e durante l'equinozio d'autunno si verifica questa situazione, in tutti gli altri giorni dell'anno le angolazioni sono diverse.

È da oggi che nell'emisfero australe inizia la stagione autunnale e al Polo Sud le ore di luce diminuiranno progressivamente fino al buio totale mentre al Polo Nord avverrà l'effetto opposto con il "Sole di Mezzanotte" di giugno. Come abbiamo visto sul Giornale.it, poi, primavera è sinonimo di più ore di luce grazie anche all'ora legale che tornerà nella notte tra sabato 25 marzo e domenica 26 (alle ore 2 lancette in avanti di un'ora).

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