Al via la riforma del territori dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli

Dopo 12 anni d'attesa parte la riforma dell'intera Amministrazione finanziaria territoriale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli

Al via la riforma del territori dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli
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È stata approvato oggi la riforma dell'intera Amministrazione finanziaria da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, in applicazione del Titolo V della Costituzione e dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza che prevedono la valorizzazione del territorio, che preveve la fusione degli uffici delle Dogane e dei Monopoli presenti sul territorio e fino a oggi rimasti separati per competenze.

La delibera del Comitato di Gestione

Era dal 2012 che si attendeva questo traguardo, non ancora effettuato per l’estrema complessità ed eterogeneità delle amministrazioni da accorpare. Grazie alla direzione di Roberto Alesse si è finalmente messo in moto il progesso del riordino dell'Agenzia.

La riorganizzazione del territorio

L'ADM sarà presente sul territorio con uffici unici e i suoi strategici centri decisionali, che hanno competenze nelle diverse materie dei giochi, dei tabacchi, delle dogane e delle accise, saranno fruibili dai cittadini in modo più semplice e veloce. “Dopo dodici anni di attendismo, ho voluto portare a compimento una riforma strategica per il Paese, che punta a disciplinare tutti i procedimenti amministrativi, tributari ed extratributari di competenza dell’Agenzia, per assicurare agli utenti un servizio chiaro ed efficiente su tutto il territorio nazionale” ha detto Alesse esprimendo la sua soddisfazione, a conclusione dell’iter deliberativo.

La riforma che parte da lontano

Con l'arrivo di Alesse è iniziata una profonda riorganizzazione di tutto il comparto. Si è iniziatto nel 2023, dal riassetto degli Uffici centrali, al fine di rendere più efficiente e razionale l’azione amministrativa dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Dopo la firma della determina, è stato inoltre istituito un Comitato Ristretto, formato da direttori di vertice sia centrali che territoriali, che in concerto, hanno individuato le soluzioni migliori per il completamento del riassetto amministrativo, valorizzando le Direzioni Territoriali nel segno dell'efficienza e della semplificazione.

Il riassetto, che ora vede il suo capitolo finale, ha

fortemente tenuto conto della valorizzazione delle varie competenze specialistiche, offrendo in questo modo agli utenti finali, un servizio pubblico più efficente e competitivo e una modalità di azione più snella e semplificata.

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