
Dopo la visita alla Casa Bianca e la «regia» del riavvicinamento tra Stati Uniti e Ucraina in occasione delle esequie di Papa Francesco, Giorgia Meloni si prepara a un altro grande appuntamento: il bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, fissato in mattinata a Villa Doria Pamphilj.
L'incontro riveste una grande importanza strategica, visto che nonostante i problemi di politica interna, il legame tra la Turchia e le potenze atlantiche resta solido, ed Erdogan punta ancora al processo di adesione all'Unione europea.
A giugno la Turchia parteciperà al vertice Nato all'Aja, in Olanda, dove dovrebbe arrivare anche Donald Trump. La Turchia, inoltre, dopo gli Stati Uniti, è il Paese dell'Alleanza Atlantica più potente dal punto di vista militare e in prima linea nello scacchiere mediorientale sin dalla Guerra Fredda.
Il bilaterale verrà arricchito da un Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Turchia che si terrà presso l'Hotel Parco dei Principi. Un business forum, strutturato in diversi panel cui si sono iscritte oltre 500 aziende dei due Paesi, che verterà su settori strategici come economia circolare, innovazione, automotive, difesa, aviazione, energia sostenibile e infrastrutture.
Negli ultimi anni Turchia e Italia hanno registrato un rafforzamento dei legami bilaterali, soprattutto nel commercio. Il volume degli scambi ha raggiunto i 32 miliardi di dollari nel 2024, superando l'obiettivo precedentemente fissato di 30 miliardi di dollari, mentre i contratti industriali si sono intensificati. All'inizio di quest'anno, Leonardo e l'azienda turca specializzata nella produzione di droni Baykar che ha acquisito Piaggio Aerospace, hanno firmato un accordo di cooperazione. Al Forum prenderanno parte anche il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, insieme ai loro omologhi, mentre Meloni ed Erdogan saranno protagonisti della sessione pomeridiana.
Conclusa la sessione di alto profilo sarà celebrata la firma di oltre dieci accordi commerciali tra operatori economici dei due Paesi. Infine, in chiusura dei lavori, si terrà un panel dedicato agli strumenti di sostegno finanziario al partenariato economico tra Italia e Turchia.
L'Italia oggi è il primo partner commerciale della Turchia nell'area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Una vicinanza a cui si accompagna il boom del turismo, con 750mila italiani in vacanza in Turchia nel 2024. La comune volontà è quella di rafforzare questo trend positivo, tornando ad ancorare la Turchia all'Europa. Erdogan e Meloni si sono incontrati già cinque volte, con un rilancio delle relazioni che ricorda i tempi in cui il premier in Italia era Silvio Berlusconi e il leader di Ankara ricopriva ancora la carica di primo ministro. La premier italiana, lo scorso anno, ha anche invitato al G7 di Borgo Egnazia il presidente turco.
Il bilaterale tra Erdogan e Giorgia Meloni toccherà, oltre ai rapporti tra Roma e Ankara, le questioni dell'attualità internazionale, dall'Ucraina alla guerra a Gaza, passando per la Libia, i flussi migratori, l'instabilità crescente in Libano e le minacce marittime degli Houthi nel Mar Rosso, la transizione politica in Siria e la necessità di coordinamento all'interno della Nato.
Ma i riflettori saranno puntati soprattutto sulla Difesa, visto che la volontà europea di procedere a un serio riarmo ha rilanciato il ruolo della Turchia come un attore centrale nell'ambito della produzione di armamenti.
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