- Va tutto bene cara Meloni. Però ogni presidente del Consiglio afferma che il suo governo sta affrontando “il momento più difficile degli ultimi tempi”. È solo retorica, visto che ogni stagione ha le sue beghe. Speravo almeno lei non cadesse in questo giochino.
- Xi Jinping invita Putin in Russia nonostante il mandato di arresto internazionale. Così per dire quanto conta.
- Schlein e Bonaccini non hanno ancora trovato bene la quadra per i capogruppo di Camera e Senato. Perché avrà pure vinto Elly alle urne, ma iscritti e dirigenza del partito stavano tutti con Stefano. Quindi governare quella baracca sarà decisamente complicato
- Meloni dice: "Preferisco dimettermi che fare come Conte con la Merkel", riferendosi a quando i due parlottavano al World Economic Forum. Cattivella, ma pungente. Bisogna dire che in quanto a retorica al momento la premier sta una spanna sopra i rivali. Ed è questo al momento il segreto che le permette di superare anche le situazioni più complesse. Duretà?
- Lo capirà bene Elly Schlein quando dovrà portare avanti le sue battaglie su diritti Lgbt, utero in affitto e diavolerie varie. Ogni volta che i vari Ddl Zan e decreti Cirinnà si sono avvicinati all’Aula, i segretari dem hanno poi capito che una grossa fetta del partito è ancora legata a quella cultura cattolica che “i diritti va bene ma senza esagerare”.
- Fedez dopo essere naufragato nelle figuracce a Sanremo decide di ripulirsi l’immagine pensando di comprare o affittare o finanziare una nave Ong. Lo chiameremo Capitan Carola Fedez in onore della Rackete
- Intanto nel silenzio un po’ generale è stato revocato il mandato di arresto europeo per l'eurodeputato e leader indipendentista catalano, Carles Puigdemont. Il codice penale spagnolo è stato modificato e non esiste più il reato di sedizione, imputazione che aveva portato al suo arresto due anni fa ad Alghero. Mi pare una buona notizia: in fondo noi europei siamo gli unici al mondo a criticare mezzo mondo quando incarcera le persone per motivi politici e poi abbiamo un leader costretto a scappare dal carcere solo per aver fatto una dichiarazione d'indipendenza della Catalogna seguita al referendum tenutosi nell'ottobre 2017.
- Joseph Ratinger non c’è più. Però quando era in vita la Germania cattolica lo aveva semi-crocifisso a causa di un procedimento in cui il Papa emerito era stato accusato di non aver impedito che un prete pedofilo continuasse a commettere violenze sui minori. Una vicenda che riguarda le diocesi di Monaco e Frisinga e che aveva segnato nel profondo Benedetto XVI. Bene: oggi la procura ha archiviato il caso. Riposi in pace: postuma, ma ha avuto la sua rivincita.
- La cosa dovrebbe far piangere ma ha un fondo di ironia. Secondo fonti dell'Agenzia Nova la Russia sta utilizzando in Ucraina i militari del dissolto Esercito nazionale afghano. Direte: embé? Beh, il fatto è che questi signori sono stati addestrati a combattere dalla Nato e quando gli Usa se ne sono andati dall’Afghanistan sono prima fuggiti in Iran e ora sono al servizio dei mercenari di Putin. Parliamo di 20-30mila militari addestrati da cui la Wagner sta pescando da almeno otto mesi e che hanno un vantaggio non da poco: sanno usare gli obici M-777 e i razzi Javelin donati dalla Nato all’Ucraina e in alcuni casi catturati in battaglia dai russi. Capite la follia? Gli Usa addestrano delle truppe e poi se le ritrovano “contro” in Ucraina. Sbaglio o mi pare di vivere un Déjà vu?
- Per farvi capire quanto sono infami i trafficanti di esseri umani, sappiate che i superstiti alla strage di Cutro hanno dovuto comunque pagare il viaggio. Non gli hanno abbonato la cifra neppure dopo aver rischiato di ammazzarli.
- Va bene, Putin sarà diventato il vassallo di Xi Jinping e quello che volete. Però per mesi, quasi un anno, ci avevate raccontato che la Cina aveva abbandonato lo Zar al suo destino e invece un leader che esce a fatica da Pechino va a Mosca in pompa magna. Mi sa che qualcosa è andato diversamente rispetto alle intelligenti previsioni…
- Per iniziare a occuparsi di cose importanti, Elly Schlein ha nell’ordine: - chiesto il salario minimo, che scalda poco i cuori; - iniziato la battaglia sui diritti Lgbt, che dividono il suo partiti e l’opposizione; - proposta la legalizzazione della cannabis, che la fa somigliare più a Mattia Santori che a una leader pronta a guidare il Paese. Oh, magari mi sbaglio io: ma non mi pare questa la strada per tornare alla vittoria.
- Scusate, avete visto i sondaggi di Mentana? Ecco: dicono che FdI sta ancora al 30% fissa e che sì, il Pd cresce al 20% ma nella misura in cui il M5S cala. Cosa significa? Che i dem gioiscono, ma che il centrosinistra in genere ne esce sconfitto esattamente come è successo a settembre.
- Proprio nel giorno in cui Elly Schlein propone di legalizzare la cannabis, l’Ansa riporta la seguente notizia. La riporto pari pari: “C'è attualmente una "diminuita percezione del rischio associato all'uso di derivati della cannabis", soprattutto tra i più giovani. Lo afferma l'associazione Gruppo Tossicologi Forensi Italiani (GTFI), esprimendo "forte preoccupazione sui rischi derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti, in particolare i derivati della cannabis, che ad oggi sono frequentemente caratterizzati da elevata potenza (percentuali di THC anche del 30-50% fino all'80%), e per i quali esiste una banalizzazione della percezione del rischio". Questo aspetto, spiega l'associazione, è stato evidenziato nella dichiarazione italiana sulle sostanze stupefacenti effettuata a margine della 66/a Sessione della Commissione Stupefacenti dell'Onu, tenutasi la scorsa settimana a Vienna. L'informazione sui "pericoli legati all'utilizzo della cannabis basata su dati oggettivi, che metta in guardia da posizioni, talvolta dettate da interessi commerciali, che tentano di farla apparire come 'droga leggera' - afferma l'associazione in una nota - è un dovere etico di chi si occupa di scienza, di informazione, di salute pubblica”. Che dici, Elly, sicura di volerla legalizzare?
- La sinistra sbraita sulla destra che vuole “occupare la Rai”. Vi giuro, io impazzisco. Vi siete resi conto che a condurre i programmi, a parte Tg2Post, sono tutti di sinistra?
- Le convocazioni della Nazionale di Mancini fanno paura. O forse pena. Non lo so ma in confronto alle altre nazionali sembriamo la Procaccolese. Detto ciò, abbiamo un problema di attaccanti: quelli che abbiamo (pochi) non segnano mai. Di chi è la colpa? Sel sistema. Che ha smesso di far giocare i giovani a pallone e li ha ingabbiati nelle regole. “Abbiamo creato una generazione di muri”, dice con rammarico Maurizio Viscidi che di giovani leve se ne intende.
Gli allenamenti sono pensati per il centrocampo e nessuno insegna più agli attaccanti a fare un dribling o a tirare in porta. Chiediamo a tutti di venire a fare “la sponda” e poi te credo che la porta non la vedono manco col binocolo. Torniamo al caro vecchio calcio: meno Guardiola, più Mazzone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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