"Da Santo a Santo 2024". La maratona ciclistica per la lotta ai tumori cerebrali

Si è conclusa l'11a maratona ciclistica "Da Santo a Santo" a favore della lotta ai tumori cerebrali. Organizzata dalla "Fondazione Giovanni Celeghin", ha raccolto solo quest'anno 250 mila euro

"Da Santo a Santo 2024". La maratona ciclistica per la lotta ai tumori cerebrali
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È arrivata all'11 esizione la matatona ciclistica Da Santo a Santo, l’evento di beneficenza che raccoglie fondi per la lotta ai tumori cerebrali e che in passato ha già donato ai centri di ricerca scientifica più di un milione e 500mila euro. Organizzata dalla Fondazione Giovanni Celeghin è stata intitolata al grande imprenditore veneto scomparso nel 2011 proprio a causa di un glioblastoma multiforme.

Tanti chilometri "a fin di bene"

Ogni anno si parte da un luogo diverso ed ogni anno si arriva a Padova, la città dei Celeghin e i fondi raccolti vengono destinati, con la massima trasparenza e dietro regolare bando validato da un comitato scientifico, ai progetti che in Italia e anche all’estero si rivelano più promettenti per sconfiggere definitivamente questa grave patologia, o comunque per aiutare la ricerca a fare passi avanti.

Quest'anno la partenza da Amalfi e l'arrivo a Padova ha visto in prima persona, come nelle precedenti 11 edizioni, Fabio Celeghin Ad del gruppo DMO Spa e figlio dell'imprenditore scomparso, salire sul sellino e macinare chilometri e chilometri. Sono stati circa 1.200 quelli di questa edizione -in 11 anni più di 10mila - percorsi da Sud a Nord e a lui, tappa dopo tappa, si sono uniti ciclisti amatoriali e anche professionisti, tutti uniti dall'obiettivo di accendere le luci sulla drammatica realtà di questa malattia e creare l'occasione per raccogliere fondi.

"Quest'anno tra i tanti ciclisti si è unito anche un paziente oncologico che ha voluto unirsi al gruppo. Ci ha fatto molto piacere avere con noi una persona che sta combattendo questa battaglia", spiega Annalisa Celeghin, sorella di Fabio e presidentessa della Fondazione.

Un risultato sorprendente

"Duecentoquindicimila gocce di sudore, e duecentoquindicimila grazie", per i 250 mila euro raccolti, grazie alla libera donazione effettuata sul sito oppure direttamente alle casse dei negozi legati ai brand di DMO Spa, ma anche attraverso tre cene di beneficenza, ad Amalfi, Roma e Bologna, in quest’ultimo caso dove erano presenti anche l’assessore alla Salute del Comune felsineo, Luca Rizzo Nervo, e la dottoressa Francesca Santoro, neuropsicologa dell’Ospedale Bellaria di Bologna a cui spiega Annalisa Celeghin:

"Destiniamo il 5 per mille della dichiarazione dei redditi. La Fondazione Giovanni Celeghin perlopiù appoggia progetti di ricerca a favore dei pazienti del futuro, ma vogliamo anche aiutare quelli attuali attraverso l’acquisto di macchinari specifici da donare ai reparti ospedalieri oppure, come in questo caso, finanziare un ambulatorio che si occupa di assisterli nella parte cognitiva, con apparecchiature che consentono la gestione di questi pazienti anche a distanza".

A chi andranno di fondi

I 250mila euro raccolti, saranno messi a disposizione dei migliori progetti di ricerca: "A settembre lanceremo un nuovo bando che li metterà a gara. L’anno scorso erano una trentina", a decidere chi si aggiudicherà il finanziamento sarà il comitato scientifico della Fondazione, presieduto dal celebre virologo Giorgio Palù.

"Siamo molto gratificati dal fatto che ogni anno si affacciano nuove realtà a sostenerci, crediamo questo sia dovuto sia alla bontà del progetto in sé, ma anche al fatto che lavoriamo in modo molto trasparente, minimizziamo le spese mettendo in campo le nostre strutture aziendali e questo ci consente di donare quasi tutto quello che viene raccolto". Partner istituzionali di Da Santo a Santo 2024 sono stati Comune di Padova e Provincia di Padova, mentre l’evento è stato supportato da numerose aziende private.

La Fondazione ha creato al proprio interno un autorevole comitato scientifico, presieduto dal virologo Giorgio Palù, che pubblica ogni anno un bando specifico per l’assegnazione dei soldi raccolti. I vari enti - ospedali, università, centri di ricerca – possono candidare i loro progetti finalizzati alla lotta ai tumori cerebrali; i più validi ottengono la relativa assegnazione, "In questi decenni abbiamo finanziato realtà scientifiche a Milano, Roma, Napoli, Genova, Oxford, Pisa, Padova».

A oggi sono stati finanziati o sono in corso di finanziamento progetti, borse di studio, iniziative di supporto psicologico per i malati e i loro caregiver, acquisto di arredamenti in sale cura per un controvalore di circa 3 milioni di euro".

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