Sei passato col semaforo rosso? Ecco quando non devi pagare la multa

È una gravissima violazione che può mettere a repentaglio la vita delle persone oltre a quella dell'automobilista stesso. Eppure ci sono delle circostanze in cui la multa si può evitare

Sei passato col semaforo rosso? Ecco quando non devi pagare la multa
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Tutti sanno che passare con il semaforo rosso comporta una conclamata violazione delle norme stradali. Si tratta di un'azione avventata e molto pericolosa, sia per chi guida che per gli altri, che porta inevitabilmente a una sanzione. Esistono tuttavia dei casi in cui la multa può non essere pagata, ma si tratta di situazioni straordinarie.

Attraversare una strada con la luce rossa mette a repentaglio la circolazione stradale e la pena che ne consegue è severa. Come stabilito dall'art. 146 del Codice della strada, infatti, il conducente del veicolo può ricevere una multa che varia dai 167 ai 665 euro. Non solo. I trasgressori perderanno anche 6 punti dalla patente, che diventano 12 in caso di neopatentati. Se viene commessa recidiva, scatta la sospensione della patente per un periodo che va da uno a tre mesi.

Adesso che conosciamo la norma, vediamo di capire in quali circostanze si può evitare la multa nonostante il passaggio con semaforo rosso.

Una delle ragioni che permettono di contestare la sanzione è il malfunzionamento del Photored, ossia quel sistema legato all'impianto che per tutta la durata della luce rossa rileva un eventuale superamento del veicolo della linea d'arresto, fotografando la targa. Nel caso in cui l'apparecchio non sia stato correttamente revisionato, la multa può essere annullata per inattendibilità del dispositivo.

Abbiamo poi il caso della limitata durata del semaforo giallo, che dovrebbe essere di almeno 3 secondi.

Un'altra ragione per procedere con il rosso è lo stato di necessità o di legittima difesa, che deve però essere dimostrato.

In certi casi, infine, ci si può appellare ai vizi formali del verbale: se manca anche solo uno degli elementi che dovrebbero essere presenti, è possibili contestare la sanzione.

C'è stato un caso di violazione della normativa del regolamento sulla privacy che ha fatto letteratura: i cittadini di un Comune si erano rivolti al Garante della privacy poiché non era stata posta alcuna segnaletica per informare della presenza di videocamere finalizzate alla rilevazione di automobilisti che passavano con il rosso. Il Garante aprì un'istruttoria e, nonostante le motivazioni esposte dall'amministrazione comunale, alla fine riconobbe la violazione nei confronti dei diritti dei cittadini, non correttamente informati.

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