- Scommettiamo 10 euro, ma solo perché chi scrive è decisamente tirchio, altrimenti il gioco meriterebbe ben altre cifre, che il report sul mercato unico scritto da Enrico Letta finirà nel cestino nel giro di un amen?
- Secondo Politico, lo staff di Joe Biden per riferirsi a Donald Trump utilizzerebbe l’appellativo “maiale hitleriano”. Non esattamente un complimento. Provate ad immaginare se fosse successo a presidenti inversi quanti editoriali avremmo dovuto sorbirci. E invece tutti muti.
- Il tribunale di Treviso ha condannato due ventenni che si erano trasformati nei giustizieri dei pedofili. Li attiravano in alcune chat di incontri usando come esca un minorenne, fissavano un appuntamento in un casolare e quando il pedofilo si presentava lo stordivano cin un taser e gliele davano di santa ragione. Non vanno lodati. Ma è probabile che diventeranno gli idoli dei carcerati.
- Non ci lasciano in pace neppure al derby di Milano. Quest’anno la sfida tra Inter e Milan che vale lo scudetto lancerà messaggi green contro il cambiamento climatico. I giocatori nerazzurri indosseranno dei “numeri dell’estinzione”, ovvero dei dati - veri o presunti - che prevedono la fine della vita dell’uomo sulla terra. Robe tipo: “Abbiamo 1 solo pianeta a disposizione”. Oppure: “9 gli ettari di foreste che vengono distrutti ogni minuto”. Bello eh, bellissimo. Ma non c’è niente di più ipocrita. Il calcio è un settore economico enormemente inquinante: i campi da calcio irrigati come non mai, gli stadi fatti di cemento, i viaggi in aereo, la quantità di plastica prodotta ad ogni partita, le televisioni, il consumo energetico per i fari (no, non vanno ad eolico) per non citare le scelte personali dei singoli calciatori. Alcuni dei quali volano in jet privato e nel cui parco auto dubito vi siano tanti mezzi elettrici. Già me lo vedo Thuram a promuovere la riduzione delle emissioni a bordo delle sue Mercedes…
- La candiudatura di Ilaria Salis non scalda le folle. E questo anche Sinistra Italia e Angelo Bonelli lo sanno. Però potrebbe convincere tutto quel sottobosco antagonista ad andare a votare. Preferenze che non è detto le permetteranno di lasciare il carcere, ma che di sicuro faranno comodo a Fratoianni&co. Gli unici a guadagnare da questa operazione: se poi finirà come con Soumahoro, poco importa. L'importante è superare la soglia del 4%.
- "Democrazia significa antifascismo". Lo ha detto Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell'Azione Cattolica italiana. Quindi tutti gli altri Paesi che non hanno vissuto il fascismo, e dunque neanche l’antifascismo, ma che un parlamento funzionante lo avevano anche prima della Seconda Guerra Mondiale, non sarebbero democratici? Adesso sì che mi ricordo perché ho lasciato presto l’Azione Cattolica.
- Riassumiamo il lungo lavoro presentato da Enrico Letta sulla competitività dell’Ue: lui ha lavorato tanto, ha redatto un dossier, l’ha presentato ai capi di Stato, i quali hanno posto domande e hanno discusso i contenuti. Poi hanno redatto delle “conclusioni” su cui si sono accapigliati. In particolare, il paragrafo sul mercato unico dei capitali - di cui si discute da 10 anni - ha creato qualche scompiglio. Risultato: hanno limato qualche riga e approvato un testo che, come tanti altri, con ogni probabilità resterà lettera morta.
- Secondo un sondaggio, benché lo preferiscano a Ursula von der Leyen, solo il 27% degli italiani vedrebbe bene Mario Draghi in una posizione di rilievo alla guida dell’Ue, sia esso un posticino al caldo alla Commissione, al Parlamento o al Consiglio Ue. Gli altri lo preferirebbero alla guida della Bce, ruolo che più gli compete.
Probabile che gli intervistati neppure conoscano la differenza tra le tre istituzioni Ue, molto facile, però il dato è indicativo di come non basta essere bravi banchieri per scaldare il cuore della gente. Vien da dire, visto come di solito funzionano le magagne europee, che proprio perché gli elettori non lo vogliono alla fine ce lo ritroveremo al timone della nave di Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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