Giubileo, pro-pal e terrorismo, in Italia l'allerta sale a livello 2: cosa significa

Il livello d'allerta "è quello prima dell'attacco terroristico". Massima attenzione anche sulle manifestazioni proPal e in vista del Giubileo

Giubileo, pro-pal e terrorismo, in Italia l'allerta sale a livello 2: cosa significa
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La situazione internazionale incandescente, il Giubileo ormai alle porte, le minacce degli estremisti anti-Israele. In Italia l'attenzione delle autorità sui rischi legati al terrorismo è elevata. E continuerà a esserlo nei prossimi mesi. "Il livello di allerta del Paese è di livello due, che è quello prima dell'attacco terroristico, quindi l'attenzione è altissima", ha spiegato stamani il nuovo questore di Roma, Roberto Massucci, in un incontro con la stampa. A confermare il particolare stato d'allerta era stato, nella serata di ieri, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, puntando in particolare l'attenzione sulle misure adottate a tutela dei luoghi di culto.

Come argomentato stamani da Massucci, tuttavia, sono anche altre le situazioni che richiedono particolare sorveglianza. Nello specifico, il prefetto di Roma ha spiegato che sull'ormai prossimo Giubileo "va tenuto alto il livello della prevenzione e della sicurezza pubblica". Infatti - ha aggiunto - "come tutti i grandi eventi che attivano un flusso di denaro importante, bisogna attivare la cabina di regia, già scattata. I riflettori sono accesi perché sappiamo che questo flusso di denaro potrebbe attirare interessi su cui Roma non è storicamente immune". Poi, nell'immediato, ci sono le apprensioni legate alle manifestazioni proPalestina annunciate per i prossimi giorni (in concomitanza con la tragica ricorrenza del 7 ottobre) ma vietate dalla questura per motivi di pubblica sicurezza.

"Esiste un divieto e va fatto rispettare", ha scandito il prefetto, sottolineando che sono già in corso "un'interlocuzione" e un "dialogo" con i promotori per "trovare tempi diversi e una cornice di legalità" alla manifestazione. Quanto alla sicurezza per la specifica giornata di sabato, Massucci ha aggiunto: "Stiamo già lavorando e ci sarà un tavolo tecnico venerdì". Poi precisato che ci saranno "servizi a cerchi concentrici attorno a piazzale Ostiense fin dai caselli autostradali e lungo le direttrici che portano al centro di Roma e diventeranno sempre più stringenti".

Come accennato, sul tema della sicurezza e dell'antiterrorismo era intervenuto ieri anche il vicepremier Antonio Tajani. "Il terrorismo è sempre un rischio", è stato già "alzato il livello di sicurezza per i luoghi di culto e di cultura" e "sono state prese tutte le misure", aveva affermato su Rete4. E ancora, intervenendo a Tg2 Post, aveva spiegato che l'innalzamento dei livelli d'allerta "c'è attorno a tutte le sinagoghe in Italia e nei luoghi di cultura israeliani, quindi su tutti gli obiettivi che potrebbero essere colpiti con attacchi antisemiti nel nostro Paese, ma avevamo già alzato il livello di sicurezza dopo l'attacco del 7 ottobre dell'anno scorso".

"Il ministero dell'Interno con la nostra intelligence ha fatto tutto ciò che potevano con l'attività di prevenzione che è fondamentale ma cerchiamo di tutelare anche

tutti i nostri concittadini di religione ebraica", ha rimarcato Tajani, comunicando come il governo stia pensando di aumentare i voli per rimpatriare gli italiani che vogliono lasciare il Libano in queste ore di crisi.

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