Occhio a usare "Very demure, very mindful". È battaglia legale sul copyright

La creatrice dell'ultimo trend social "very demure, very mindful" è pronta a dare battaglia a uno uomo, che ha formalmente registrato lo slogan per garantirsi i diritti

Occhio a usare "Very demure, very mindful". È battaglia legale sul copyright
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Può un trend social finire al centro di una disputa in tribunale? Sì, se il trend vale svariati milioni di dollari. Negli Stati Uniti la tiktoker Jools Lebron è pronta a dare battaglia a due "sconosciuti" che hanno deciso di registrare la frase che l'ha resa famosa sul web, ovvero "Very demure. Very mindful".

Da settimane lo slogan gira con insistenza su TikTok e Instagram e non solo grazie al video realizzato da Jools Lebron all'inizio di agosto. Numerose star americane come Drew Barrymore e Jennifer Lopez hanno utilizzato la frase "Very demure. Very mindful" nei loro video social dandogli ulteriore risalto e cavalcando l'onda di un fenomeno virale, che ha consentito a Jools Lebron di superare 52 milioni di visualizzazioni sul suo canale TikTok. Questa botta di popolarità, che vale svariati milioni di dollari in termini di engagement social, ha spinto un uomo e una società a presentare formale richiesta al registro americano dei marchi per assicurarsi i diritti sullo slogan.

Come nasce il trend "Very demure, very mindful"

La tendenza si è diffuso a macchia d'olio dopo la pubblicazione di un video ironico realizzato da Jools Lebron, una formosa creator di Chicago, che intrattiene i suoi follower con filmati sulla sua vita di tutti i giorni tra casa e lavoro. Nel video Jools usa più volte le parole "demure" (riservato, misurato) e "mindful" (coscienziosa e responsabile) per descrivere il suo modo di truccarsi e vestirsi per andare a lavoro. "Vedete come mi trucco per il lavoro? Molto sobrio. Molto ponderato", spiega la creatore nel tiktok, aggiungendo: "Sono molto modesta. Sono molto discreta. Vedete la mia camicia? C'è solo un po' di chee chee, non il mio cho cho (parlando del suo seno, ndr). Siate consapevoli del motivo per cui vi hanno assunto". L'inno alla sobrietà e alla consapevolezza ha consentito alla Lebron di superare 52 milioni di visualizzazioni con il suo video e la frase "Very demure, very mindful", utilizzata nelle situazioni più disparate - dal modo di fare la spesa a quello di comportarsi in un bar - è diventato un tormentone. La popolarità di Jools Lebron è schizzata alle stelle e anche i suoi guadagni tanto da scatenare una disputa sui diritti dell'espressione.

La battaglia per i diritti dello slogan

Grazie all'enorme visibilità ottenuta Jools Lebron ha iniziato a collaborare con molti marchi famosi (Netflix e Verizon) e è stata ospite anche di alcune popolari trasmissioni americane come il Jimmy Kimmel Live. Ma a pochi giorni dal lancio della sua prima linea di prodotti dal nome "Very demure, very mindful", il suo progetto ha subito una drastica battuta d'arresto a causa della mancata registrazione del marchio.

Jefferson Bates, un uomo sconosciuto di Washington, l'ha battuta sul tempo presentando la domanda per registrare lo slogan e trarne profitto. L'istanza non è ancora stata accettata dall'USPTO (United States Patent and Trademark Office) consentendo, di fatto, a Jools Lebron di procedere con una causa legale per accaparrarsi i diritti della sua creazione.

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