Vercelli, bendò statua del cardinale: eco-vandalo rischia 5 anni di carcere

Un ventunenne rischia grosso, ma punta il dito contro il governo: "Lo Stato invece di ascoltarci preferisce denunciarci e trattarci da criminali"

Vercelli, bendò statua del cardinale: eco-vandalo rischia 5 anni di carcere

Da Nord a Sud, gli eco-vandali hanno messo nel mirino beni paesaggistici e culturali per gesti plateali mirati a sensibilizzare la causa ambientalista. Il governo ha optato per il pugno duro nei confronti di chi distrugge, deturpa e imbratta, ma questo non ha fermato i gretini. Uno degli ultimi atti è quello registrato a Vercelli, dove il ventunenne Mattia Morandotti nell'ambito della protesta organizzata da Scientist Rebellion ha bendato quattro statue, appendendo un cartello al collo con un messaggio chiaro: "Diciamo la verità sull’emergenza climatica". Ma la sua azione non è passata inosservata, nemmeno impunita: ora rischia una maxi-multa e il carcere.

L'attivista di Vercelli rischia grosso

Il ventunenne ha appeso i cartelli al busto delle statue, a partire dal monumento dedicato al Grande Cardinale di Manzù e da quello dedicato al sindaco Demetrio Ara che si trova nel giardino del municipio. Come riportato dal Corriere della Sera, il giovane è stato riconosciuto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Denunciato secondo l'articolo 518 del codice penale, l'attivista rischia dai 2.500 ai 15mila euro di multa oltre che la reclusione da due a cinque anni.

La statua bendata a Vercelli

"Sono indagato come un criminale per deturpamento di beni culturali: un 'reato' per il quale rischio una multa dai 2.500 ai 15 mila euro, nonchè dai due ai cinque anni di prigione", la conferma di Mattia Morandotti in un video pubblicato su Facebook:"Ho preso parte a un'azione in cui ho bendato quattro statue nella mia città e ho appeso un cartello al collo. Niente di violento. Peccato che per il sindaco della mia città ciò sia qualcosa di gravissimo, un crimine, perciò è partita questa indagine. Si sono presentati due agenti della municipale e mi hanno fatto presente che sono indagato per un crimine". Il giovane punta il dito contro lo Stato: "Questo va denunciato, perchè è un atteggiamento intimidatorio e repressivo di uno Stato a cui non importa della crisi climatica [...] Lo Stato invece di ascoltarci preferisce denunciarci e trattarci da criminali".

Le registrazioni hanno anche rivelato che dopo il gesto plateale, quattro ragazzini hanno deciso di rimettere le cose a posto, rimuovendo cartello e bendaggi. A loro il plauso del sindaco di Vercelli Andrea Corsaro: "A questi ragazzi va un plauso per l’attenzione mostrata verso la città.

Personalmente sono convinto che i monumenti non debbano essere coinvolti in queste azioni dimostrative o in altre forme di protesta e mi fa piacere che proprio un gruppo di giovani si sia fatto carico di riportare l’area al decoro che le spetta".

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