Viva la donna tavolino, le bugie di Hamas e Giambruno: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il caso del Consorzio Zai, la birra cinese e la ludopatia

Viva la donna tavolino, le bugie di Hamas e Giambruno: quindi, oggi...
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- Per la serie “il mondo è pieno di matti”: negli Stati Uniti l’ex capo degli Hells Angels, ovvio quei tizi poco raccomandabili a bordo delle motorette, ha fatto cremare nel forno quattro biker allo scopo di occultarne i cadaveri. Lo chiamavano “il forno della pizza”: simpaticoni.

- Io vorrei conoscere da vicino stringere la mano alla ragazza che, durante una festa del Consorzio Zai a Verona, s’è vestita da “donna tavolino” per portare i drink in giro per il party. Ovviamente i soliti indignati speciali si sono subito stracciati le vesti a suon di “maschilismo”, “machismo” e “società patriarcale”. Poi è arrivata lei e ha bussato alla loro testolina vuota: toc toc, signori, guardate che ho guadagnato 150 euro in un’ora, nessuno mi ha sfruttata e a me i politically correct mi fa orrore. “Non serve che altri si indignino al posto mio”. Possiamo proclamarla santa?

- Per recuperare i soldi investiti per portare Fazio e Littizzetto a Nove, Discovery costringe gli utenti del sito che lo vogliono vedere in differita a sorbirsi 5, dicasi 5, pubblicità prima di poter vedere un pezzetto di programma. Quanto v’è costato?

- Vorrei sottoporvi anche un altro passaggio sulla questione donna-tavolino: “C’era anche un ragazzo in queste performance: era vestito come una sorta di pavone. Di lui non è stato detto niente, perché è uomo. E questa non è discriminazione?”. Amen.

- In Cina spunta un video in cui un operaio della Birra Tsingtao orina in un serbatoio della preziosa bevanda. Non c'è da stupirsi se esce un po' adicina.

- Come spesso accade, dell’ospedale di Gaza ormai non se ne parla più. Fatta la figura barbina, i media preferiscono far finta di non aver pestato una grosso escremento. Però vorrei farvi notare quello che oggi scrive il New York Times. Il quotidiano Usa ha chiesto ai leader di Hamas di fornire delle prove in merito all’accusa secondo cui la strage sarebbe stata provocata da una bomba israeliana. Sapete come hanno risposto? Che non riescono più a trovare i resti del presunto ordigno. ”Il missile si è sciolto come sale nell'acqua", ha detto Ghazi Hamad, un alto funzionario di Hamas. “È vaporizzato. Non è rimasto nulla”. Capito? “Vaporizzato”. Un missile. Invece Salama Maroof, capo dell'ufficio stampa governativo gestito da Hamas, ha spiegato: “Chi dice che siamo obbligati a presentare i resti di ogni razzo che uccide la nostra gente? In generale, puoi venire a fare ricerche e confermare tu stesso in base alle prove in nostro possesso”. Vi rendete conto di chi ci siamo fidati nelle prime ore?

- Bisogna dare atto al Nyt di aver ammesso, con una nota di scuse pubbliche, di aver sbagliato ad attribuire la strage agli israeliani. Attenzione: può capitare, soprattutto per le breaking news. Ma la verità è che molti media occidentali non aspettavano altro che la strage di bambini in un ospedale da attribuire a Tel Aviv. Così, quando Hamas ha diffuso la (falsa) notizia, non si sono presi la briga di relegarla in un angolino fino a conferme ufficiali, ma l’hanno sparata a tutta colonna. Almeno l’hanno capito.

- Potete dire tutto quello che volete di Andrea Giambruno, che fosse fuori luogo eccetera eccetera eccetera. Però segnalarlo pure all’Ordine dei giornalisti è davvero troppo.

- State a sentire Giovanni Branchini, agente sportivo, sul caso delle scommesse: “Io non credo che la risposta sia identificare tutti come ludopatici perché si fa un torto al buonsenso delle persone.

La realtà è che sono ragazzi con grandi disponibilità economica e di tempo e se ne stanno con i loro tablet”. Cioè: tra il vizio di scommettere, la noia e la ludopatia ci sono un sacco di sfumature. Descrivere tutti i coinvolti in questo caso come “malati” rischia di “assolverli” a prescindere.

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