Abarth 600e, primo contatto: lo Scorpione elettrico può ancora emozionare?

Abbiamo saggiato in prima persona le qualità della nuova Abarth 600e, l'ultima nata del nuovo corso elettrico dello Scorpione. L'alto tasso di adrenalina e prestazioni convinceranno gli scettici?

Abarth 600e, primo contatto: lo Scorpione elettrico può ancora emozionare?

Roboanti marmitte, motori che strabordano dai vani, assetti irresistibili, leggerezza, corse e vittorie. A caratterizzare questo pacchetto magico capeggia uno Scorpione sul cofano e una dose di sana follia. Questo è l'identikit delle storiche vetture Abarth, creature concepite per imporsi sulla scena con sconsideratezza, personalità e molta tecnica. Sono passati 75 anni dalla fondazione di questo marchio, come ci ricorda la serie speciale della 695 con il mitico motore T-Jet da 1,368 centimetri cubici (come la sua tiratura) che, di fatto, è il canto del cigno del ruggente spirito Abarth a benzina. “E adesso?”, si interrogano i più sfegatati abarthisti del mondo, “cosa ci riserva il futuro?”. La strada è tracciata ed è elettrica: il secondo capitolo di questo libro che segue quello inaugurato dalla 500, si chiama Abarth 600e. Il suo biglietto da visita è stuzzicante, perché questa è la Abarth da strada più potente mai realizzata. Saprà convincere anche i più scettici? Noi l’abbiamo provata a Balocco, nella pista di prova del Gruppo Stellantis.

Le aspettative riguardo a questa vettura

Abarth si caratterizza, da sempre, per la trasformazione di placide Fiat da strada in belve da pista. Dunque, non si parla di grandi numeri, anche se le aspettative intorno alla 600e sono di convertire il 10% delle vendite della Fiat 600, nel gagliardo corrispettivo con lo Scorpione in bella vista. Una missione non semplicissima, ma in Abarth sono fiduciosi perché questa è la “Abarth più Abarth di sempre”, come ha affermato Gaetano Thorel, CEO del marchio. Divertente, esuberante e versatile. Con lei ci si può divertire in pista il giorno, e andare a un evento mondano con famiglia al seguito la sera, date le cinque porte e i cinque posti disponibili.

Abarth 600e

Il motore non farà chiasso, come abbiamo capito, ma i brividi non mancheranno né tanto meno il coinvolgimento emotivo per chi siederà al volante. L’obiettivo è quello di offrire prestazioni e cattiveria, un comportamento scorbutico ed entusiasmante proprio come ogni Abarth che si rispetti. Sviluppata insieme al reparto Stellantis Motorsport, in questa nuova creatura confluiscono esperienza, competenza e un pizzico di passione che sono elementi necessari per confezionare un prodotto fedele alla tradizione ma che sappia competere nel presente, per non dire nel futuro. Un domani che deve fare i conti con leggi sempre più aspre nei confronti delle emissioni di CO2, ed è per questa ragione che la 600e non avrà una versione ibrida, come accade invece con quella marchiata Fiat.

Abarth 600e

Ci saranno però due varianti: la Turismo e la Scorpionissima, quest’ultima a tiratura limitata di 1.949 unità (come l’anno di fondazione). E il prezzo? Al cuor non si comanda, se la fedelissima comunità di “abarthisti” riuscirà a digerire la conversione all’elettrico (sono stati invitati a provare l’auto a Balocco), dovrà mettere in conto di spendere più del passato per possedere il suo “giocattolo” preferito. Per la Turismo, infatti, ci vogliono 42.950 euro, mentre per la Scorpionissima si sale a 48.950 euro.

Abarth 600e, stile dentro e fuori

Partiamo da ciò che si vede, la Abarth 600e è bella e cattiva al punto giusto. Un mix di tradizione e innovazione, di soluzioni estetiche audaci e di appendici tecniche funzionali a rendere questo veicolo un perfetto mastino da pista. Non a caso ci sono elementi che provengono direttamente dal passato, come il cassettone” anteriore che trae ispirazione dalla 850TC, o lo spoiler posteriore che è un tributo al fondatore Karl e alla sua idea di tenere aperti i piccoli cofani posteriori delle sue utilitarie da assalto. Ci sono però anche tratti inediti, come lo “shark nose” del frontale o i cerchi in lega diamantati da 20’’, misura mai osata finora in un’auto del brand.

Abarth 600e

Salendo a bordo, invece, si respira aria moderna e tecnologica, che ben si sposa con l’animo racing della vettura. Degni di nota il volante a due razze con inserti in pelle e in Alcantara, la pedaliera in alluminio e il battitacco con la scritta Abarth. Due i sedili che si possono scegliere: Turismo e Racing (della Sabelt), che già dal nome ci fanno capire la reciproca predisposizione. Per gli smanettoni è doveroso ricordare che la Abarth 600e è dotata di: sistema di infotainment con schermo da 10,25″, navigatore connesso, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, guida assistita di livello 2, monitoraggio dell’angolo cieco, sensori di parcheggio perimetrali, abbaglianti automatici e ricarica a induzione per smartphone. Infine, la Scorpionissima può contare anche sulla presenza di sedili e parabrezza riscaldati, luce ambientale e plancia verniciata in opaco con serigrafie lucide a contrasto. Immancabile il discusso Sound Generator che riproduce il rombo tipico delle Abarth a benzina.

Il motore e non solo

Partiamo dalla base della Abarth 600, la piattaforma Perfo-eCMP, concepita per le elettriche ad alte prestazioni che, qui, non mancano. Nella nuova creatura dello Scorpione convergono – come anticipato – le sapienti capacità di Stellantis Motorsport, un reparto con esperienza nel World Rally Championship, nella Le Mans Series e nella Formula E. Quest’ultima è stato il banco di prova del motore, che nella versione Turismo raggiunge quota 240 CV e nella Scorpionissima i 280 CV. La coppia, fulminea e istantanea, è di 345 Nm. Le performance vengono raccontate egregiamente dai numeri: da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi per la Scorpionissima e circa 6,24 secondi per la Turismo; velocità massima di 200 km/h. La batteria, invece, è da 54 kWh per un’autonomia che, secondo il ciclo WLTP, è di 334 chilometri. Un po’ pochi e questo è (probabilmente) il suo più grande difetto.

Abarth 600e

Tre le modalità di guida:

  • Scorpion Track;
  • Scorpion Street;
  • Turismo.

Ognuna di queste opzioni presenta diverse tarature di potenza, coppia e risposta del pedale dell'acceleratore. Tornando ai punti di forza abbiamo il sistema frenante, sviluppato con Alcon, di derivazione racing che garantisce la massima resistenza al fading e un'ottima dissipazione del calore, mentre il differenziale a slittamento limitato Torsen di JTEKT, migliora la trazione in curva e la maneggevolezza, soprattutto in condizioni scivolose. Si aggiungono un telaio rinforzato con una barra antirollio posteriore e sospensioni dalla rigidità ottimizzata.

Come va su strada e in pista

Abbiamo ampiamente descritto le caratteristiche della Abarth 600e, così adesso è doveroso raccontare come si è comportata questa elettrica dello Scorpione nel Proving Ground di Balocco. La premessa è che le aspettative sono state altamente rispettate, forse oltre ogni più rosea previsione. Tra le curve strette e i saliscendi vertiginosi della “pista Langhe”, 20 chilometri infuocati, la 600e danza con coraggio e solidità. Disegna traiettorie incollata all’asfalto e vola quando si schiaccia sull’acceleratore. La sensazione principale è di sicurezza in ogni frangente, anche quando si corre con esuberanza. Al resto ci pensano dei freni altamente efficaci. Nei giri veloci sul “misto Alfa”, la 600e toccata dal veleno dello Scorpione scatena tutto il suo potenziale, ricordandoci quanto quest’auto sia stata concepita per esaltare chi corre proprio in pista.

Abarth 600e

Divertimento e adrenalina assicurati, fintanto che la batteria lo permette. Il peso di oltre 1.600 chilogrammi (1.624 per la Turismo e 1.

640 per la Scorpionissima) non sembrano un grande handicap per questa vettura che è una vera sportiva, come ci ricorda lo stuzzicante dato dell’accelerazione laterale che tocca 1g. Alla Abarth 600e mancherà il ruggito del motore, ma non la sostanza. Qui c’è la stoffa pregiata dei migliori abiti indossati dallo Scorpione. Basterà a convincere chi ancora non le dà credito? Il tempo ce lo dirà.

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