Il brevetto della Ford: l'auto si pignora da sola e abbandona il proprietario

Il "Systems and Methods to Repossess a Vehicle", nuovo brevetto della Ford, è stato depositato presso l'Ufficio brevetti degli Stati Uniti

Immagine da Wikipedia
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Tecnologia e progresso non smettono di riservare sorprese, anche nel mercato delle auto. Pare impossibile anche solo da immaginare, eppure Ford, nota casa automobilistica statunitense, ha recentemente presentato un brevetto, chiamato Systems and Methods to Repossess a Vehicle (Sistemi e metodi per rientrare in possesso di un veicolo), che consentirebbe, se installato sul sistema della vettura, di autopignorare la stessa, senza che il proprietario possa fare nulla per impedirlo. Il motore dell'auto, in sostanza, verrebbe bloccato da remoto. E non finisce qui.

Il brevetto

Nel mondo della digitalizzazione in cui ci troviamo adesso (e nel mondo ancor più tecnologizzato che verrà) poche cose, ormai, rimangono impossibili. Ed ecco, appunto, arrivare il brevetto della Ford, il Systems and Methods to Repossess a Vehicle, che consentirebbe a venditori auto e banche di tornare in possesso dell'auto in caso di mancato pagamento delle rate.

In pratica, sulla vettura viene installato il programma, chiamiamolo pure di "pignoramento 2.0". Il proprietario finisce nel mirino della banca, o del venditore dell'auto, ed ecco che, di punto in bianco, la vettura si ferma, perché da remoto arriva un segnale di blocco che ferma il motore. E non è tutto. Nel caso di automobili dotate di sistemi intelligenti di guida autonoma, potrebbe addirrittura arrivare l'input a spostarsi in un punto di recupero, dove ad attenderle si trova, magari, il carro attrezzi.

L'auto, in pratica, si pignora da sola. Certo, perché ciò avvenga, è necessaria una connessione internet. Una novità senza precendenti, che alcuni ritengono inquietante, e che altri considerano invece un nuovo passo in avanti dal punto di vista della sicurezza. Le potenzialità sono tante, potrebbero addirittura essere contrastati i furti d'auto.

In ogni caso, i futuri proprietari sono avvisati.

Ecco a cosa può portare la tecnologia

Al momento si tratta solo di una curiosità.

Il brevetto, sia chiaro, esiste ed è stato depositato presso l'Ufficio brevetti degli Stati Uniti, e ciò sta a significare che le aziende produttrici di automobili, con la tecnologia a disposizione, sono perfettamente in grado di realizzare simili sistemi.

Questo però non significa che il "pignoramento 2.0" sarà utilizzato in futuro. Attualmente non esiste neppure una normativa che possa regolare una procedura del genere.

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