“Perché un super avanzato robot dovrebbe trasformarsi in un rottame di Camaro?”, dovremmo chiederlo a Michael Bay, che probabilmente sapeva benissimo cosa faceva quando ha deciso che nella fortuna saga Transformers, il suo Bumbleebee sarebbe stato niente meno che una Camaro Z/28 degli anni '70.
Quasi fortuna se ci mettiamo nei panni dell protagonista dal cognome impronunciabile, il Sam Witwicky interpretato dal un giovanissimo Shia LaBeouf a cui altrimenti sarebbe spettato un ancor meno "attraente" Maggiolino in stile Herbie per accompagnare a casa la fotonica Megan Fox. Nella versione originale degli anni '80, il coraggioso autobot Bumblebee era una Volkswagen Typ 1/113 M15 di colore giallo, ma Bay, alla ricerca di maggiore grinta per il suo Bumblebee, optò per una Chevrolet Camaro pur citando il Maggiolino in una delle scene madre che solo gli appassionati della serie andata in onda tra il 1984 e il 1987 potrebbero aver colto.
La scelta è allora ricaduta su una sportivissima Camaro prodotta del 1977, con verniciatura custom gialla canarino, abbellita con le tipiche strisce nere da corsa che abbellivano le Chevy d'epoca per una combo tuning adeguata alla generazione di "muscle car" dalla quale proveniva la Z/28; auto progettata dalla Chevrolet, di proprietà della General Motors, per competere con le Mustang messe a punto dalla Ford.
Dotata di un motore V8 piuttosto con un carburatore a quattro cilindri, poteva contare su 185 cavalli e una linea massiccia che culminava in un muso acuminato e sporgente. Ma la ragione potrebbe non essere stata del tutto casuale, dal momento che chiunque abbia visto il film sa come l'autobot, dopo esser etichettato come un "rottame di Camaro", trova il modo di trasformarsi, da quel momento in poi e per tutti i sequel dei sequel in una Chervolt Camaro nuova di pacca modello Coupé 6.2 V8 432Cv - allora prototipo di concept della quinta generazione di Camaro - che diventerà noto come "Transformers Special Edition". Un capolavoro di marketing ben pianificato tra Bay, noto per l'inserimento di pubblicità e product placement nelle sue pellicole, e il colosso automobilistico di Detroit? Chi può dirlo.
Quel che è certo, è come le Chevrolet Camaro color Rally Yellow con le sue linee morbida, ispirate quanto bastava alle Camaro fine anni '60, ma dotate di tutti gli optional: dalle sospensioni completamente indipendenti, al cambio manuale a sei marce e il motore V8 da 400 CV +, 6,0 litri con disattivazione del cilindro per la "gestione attiva del carburante", alle caratteristiche strisce nere che corrono dal cofano al bagagliaio, i generosi cerchi neri di 20 pollici e gli interni in pelle nera personalizzati, abbino spopolato negli Stati Uniti quando furono presentate al pubblico nel 2012. Cinque anni dopo l'uscita del primo Transformers diretto da Bay.
Le Camaro e Chevrolet hanno sempre vantato una lunga e illustre storia di apparizioni hollywoodiane, comparendo in vecchi cult come Aloha, Bobby e Rose, Christine, Better Off Dead, The Gumball Rally e Eat My Dust; da citare è anche la Chevy Chevelle Malibus del mitologico Ricky Bobby interpretato dall'indimenticabile Will Ferrel nel demenziale quanto apprezzato Talladega Nights. Solo pensare alla scena finale viene voglia di correre. Ma prima della fatica trans-formistica di Bay, nessuna Chevy o Camaro aveva mai ricoperto un ruolo così fondamentale in un film per il grande schermo.
Ad eccezione forse della Camaro Yenko SY del 1969 che compare in Fast and Furios 2. Ma delle scuderia di Domic Toretto & Co. parleremo in un'altra occasione. Questa puntata era dedicata alla scuderia di Optimus Prime.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.