Fresca come un sorbetto al limone, simpatica e divertente come una risata contagiosa. Con questo spirito, nel 2003, si affaccia sul mercato una vettura fuori dall'ordinario, come solo certi costruttori francesi sono in grado di concepire: la Citroen C3 Pluriel. Sull'onda del successo della berlina a due volumi, vent'anni fa, il Double Chevron progetta una macchina che è un piccolo gioiello di versatilità e originalità. La C3 Pluriel, infatti, non è solamente una berlina, ma anche una cabriolet - una volta aperto interamente il tettino in tela schiacciando un semplice bottone -, una spider dopo la rimozione delle arcate e persino un pick-up con l'abbattimento dei sedili posteriori. Quattro configurazioni in una sola macchina, tra l'altro agile e snella, buona per la città quanto per la gita fuori porta nel weekend. La creatività di Citroen raggiunge picchi molto elevati con questo modello, che adesso diventa storico a tutti gli effetti. Il tempo corre, anche per lei.
Dal concept alla strada
I tecnici francesi lavorano alla Pluriel già alcuni anni prima del suo lancio ufficiale, addirittura il primo contatto con un embrione di questo modello risale al 1999. Passeggiando tra i padiglioni del colossale Salone dell'Automobile di Francoforte, fermandosi all'angolo espositivo della Casa francese, si fa conoscenza della Pluriel in versione concept car. L'auto è senza compromessi e promette ampia modularità. L'obiettivo di Citroen è quello di arrivare a un prodotto finale che sia in grado di non perdere il carattere del prototipo, pur rispettando le esigenze della produzione di massa. Dunque, rimboccandosi le maniche, in quei quattro anni che separano il concept dall'auto di serie, circa 150 persone lavorano a stretto contatto per lo sviluppo di soluzioni tecniche che siano in grado di raccolgiere il maggior numero possibile di opzioni in un unico veicolo.
Le sue configurazioni (berlina, cabriolet, spider, pick-up) sono arcinote, ma per arrivare a offrire un prodotto frizzante, innovativo e dirompente sono necessari dedizione e sacrificio completo alla causa. La Citroen C3 Pluriel di serie viene rinforzata con parti specifiche - rispetto al modello di derivazione - per offrire agli occupanti la medesima sicurezza che potrebbero riscontrare su una vettura chiusa. I primi anni Duemila, infatti, accentuano e pongono molta più attenzione al discorso integrità dei passeggeri in caso di sinistro, per questo la francesina sfoggia una bella dose di aiuti alla guida, come l’ABS o la frenata di emergenza. Inoltre, per essere una Citroen che si rispetti, il comfort non va sacrificato, così la Pluriel può annoverare 4 posti e un sofisticato isolamento acustico e termico. Infine, grazie all’ampio parabrezza e ai finestrini di dimensioni generose, la vista panoramica viene garantita in tutte le sue configurazioni; parte del merito va anche ai poggiatesta aperti dall'ottima visibilità e dal design originale.
Massiccia campagna di marketing
Per sperare che un progetto tanto caro e audace abbia il successo desiderato, serve un supporto mediatico di tutto rispetto. La Citroen non si perde d'animo e, anzi, concentra le sue forze su alcune campagne pubblicitarie e di marketing di grande effetto. Una di queste è datata giugno 2003, quando la Pluriel è una novizia del mercato e ha necessità di farsi conoscere dal grande pubblico. Il Double Chevron, per l'occasione, organizza un festival di cortometraggi di 5 giorni chiamato "Courts Singuliers, Courts Pluriels" sul piazzale della Défense, a Parigi. L'evento si trasforma in un cinema drive-in in cui venti esemplari di C3 Pluriel in diverse configurazioni vengono esposte sul piazzale, consentendo ai visitatori di entrare, sedersi e immergersi nella visione del cortometraggio, come se fossero in una sala proiezioni.
Un'altra idea sorprendente del reparto pubblicitario di Citroën è quella di donare una C3 Pluriel a tutti coloro che vogliono sposarsi. Da marzo a ottobre 2004, il costruttore transalpino offre ai futuri sposi la possibilità di prendere in prestito a titolo gratuito una delle loro Pluriel, così da poterle sfruttare nel weekend di nozze. Un modo per instaurare un legame affettivo con la simpatica macchina francese, che entra direttamente nell'album di famiglia di moltissimi. Poi, nel 2008, quando ricadono i sessant'anni della 2CV, il Double Chevron concepisce un'edizione limitata della C3 Pluriel, la Charleston, che omaggia la sua gloriosa antenata in una delle sue vesti più iconiche. Per quanto riguarda l'Italia, la sfiziosa berlina en plein air si fa conoscere in televisione attraverso i volti di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, il duo comico genovese che inscena brillanti corti con protagonista la novella macchina francese. Una piccola pagina di televisione che in molti ricorderanno con piacere.
La Citroen C3 Pluriel saluta nel 2010
La sua vita commerciale non è stata tutta rosa e fiori, purtroppo le prime versioni furono oggetto di un massiccio richiamo per il verificarsi di fastidiose infiltrazioni d'acqua dalla capote. Risolto il problema, la C3 Pluriel venduta con motori benzina e diesel, ebbe un discreto riscontro commerciale fatto di 115.097 unità, prodotte nello stabilimento di Villaverde (Spagna) fino al 2010.
Dunque, adesso che sono passati vent'anni dal suo lancio ufficiale chissà che anche lei, come altre vetture del passato, non agguanti una seconda giovinezza con la riscoperta nel mercato dell'usato dove viaggia a quotazioni decisamente abbordabili. Ai posteri l'ardua sentenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.