La Dodge Monaco 440, l'altra protagonista di "The Blues Brothers"

L'auto è diventata iconica al pari del film del 1980 che incoronò John Belushi e Dan Aykroyd: nasceva come vettura di gamma alta, per contrastare l'allure della Pontiac

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Quando esce dalla Joliet Prison di Chicago deve fare soltanto pochi passi, perché c'è già qualcuno che è venuto a prenderlo. Lui è Jake "Joliet" Blues, reduce da un periodo di tre anni al fresco per rapina, un passato da leader di un gruppo musicale rhythm and blues, la Blues Brothers Band. L'altro, quello che è venuto a dargli un passaggio, il fratello Elwood. La macchina destinata a condurli lontano da quelle recinzioni è una Dodge Monaco del 1974, acquistata ad un'asta di auto usate della polizia di Mount Prospect. Diventerà in fretta la Bluesmobile, l'auto della band. Anche perché quella di prima, una Cadillac, è stata scambiata da Elwood con un microfono.

Si apre così The Blues Brothers, film che stenta inizialmente al botteghino, ma che poi diventa un cult irrefrenabile, collocato nella top ten di generazioni di spettatori anagraficamente anche molto distanti tra loro. John Belushi e Dan Aykroyd interpretano i fratelli protagonisti della fortuna pellicola che si muove con le cadenza di un musical e li conduce "in missione per conto di Dio", dal momento che devono salvare l'orfanotrofio cattolico in cui sono cresciuti trovando, in modo legale, 5mila dollari. La riunione del gruppo blues, a quel punto, diventa la soluzione più scontata.

La Dodge Monaco iniziò ad essere prodotta nel 1965 come vettura di fascia alta: l'intento dei costruttori era quello di arginare l'avanzata della Pontiac e di altre automobili del segmento. Faceva parte di una divisione della Chrysler Corporation, che iniziò proponendo una versione coupé. Pochi anni dopo giunsero i modelli station wagon, berlina e hardtop. Tutte queste varianti presentavano interni finemente curati, dove spiccava una console centrale, sistemata tra i due sedili anteriori.

Il suo profilo era inconfondibile: dal peculiare taglio del tetto alle misure debordanti in lunghezza, era facile riconoscerne una quando passava. A dispetto della mole, le sue prestazioni risultavano eccellenti: motivo per il quale, aldilà del film, veniva davvero scelta come macchina di riferimento tra le forze di polizia negli Usa. Quella che compare nella pellicola è una Monaco 1974: montava un motore V8 da 7.200 cm³. (440in³) capace di erogare 375 cv (280 kW).

Fuori da Blues Brothers, scendendo nella vita reale, a causa della crisi petrolifera del 1973 venne adottata una cilindrata inferiore (360in³), scendendo sulla soglia dei 275 CV (206 kW) del modello 1974.

Venne mandata in pensione dalla Dodge Intrepid, nel 1982. Tra gli anni Sessanta e Settanta comparve anche in molte serie televisive, come il cult Hazzard.

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