I punti chiave
Negli scorsi giorni, il prestigioso brand italiano Ferrari è riuscito a mettere in atto il sorpasso in Borsa verso il nuovo colosso automotive Stellantis, diventando così il costruttore automotive europeo più performante. Una crescita vertiginosa se si considerano gli ultimi 12 mesi, con un segno positivo di ben 64 punti percentuale. Il titolo azionario è infatti salito dai circa 180 euro di un anno fa agli attuali 270 euro, raggiungendo perciò una capitalizzazione totale di oltre 49,2 miliardi di euro, distaccando il colosso italo-francese stabile a 47,1 miliardi di euro. La casa di Maranello ha seguito di pari passo – e anche meglio, probabilmente – l’intera crescita del settore dei beni di lusso, che hanno raggiunto il periodo più roseo di sempre dal post pandemia, giungendo in questo 2023 alla massima espansione; un settore che praticamente sembra non conoscere crisi. Basti pensare che nel 2015, quando Ferrari era ancora controllata da FCA, la capitalizzazione era di circa 9 miliardi di euro.
Da soli si sta meglio?
Questa la domanda che si saranno posti ai vertici di Ferrari nel 2015, quando si è scelto di scindere completamente l’universo Ferrari dal resto del gruppo FCA, diventando di fatto una realtà autonoma in tutto e per tutto. Una scelta pienamente vincente, come dimostrano i rendimenti di oltre il 500% dalla creazione del titolo. Significativo pensare che il gruppo FCA, che controllava Ferrari, poi confluito in Stellantis a seguito della fusione con l’altro colosso automotive francese, PSA, assieme non riescano a raggiungere il valore della singola casa di Maranello. Una scelta che ha letteralmente messo le ali al cavallino, giunta in concomitanza con una serie di innovazioni e una sempre maggiore potenza nel suo settore che l’hanno confermata, oggi più che mai, come uno dei brand più potenti al mondo – sicuramente il più riconosciuto e “forte” in ambito automobilistico.
Una crescita dettata non solo da scelte finanziarie, ma accompagnata da un insieme di prodotti che ne hanno notevolmente arricchito l’offerta, creando una certa spaccatura tra lei e l’altra casa celebre italiana, ovvero Lamborghini. In Maranello si è spinto forte sul tema dell’innovazione, della tecnologia e della ricerca, sfornando negli ultimi 5 anni prodotti molto più originali che non in tutta la storia del marchio. L’elettrificazione ha fatto da volano al successo, caratterizzando in primis Ferrari SF90 Stradale, passando poi per SF90 Aperta, 296 GTB e 296 GTS. Queste due vetture (quattro con le varianti a cielo aperto) hanno di fatto portato una nuova tecnologia in questo segmento, ponendo le basi per il raggiungimento di nuovi standard di performance e di qualità. Sono poi arrivati nuovi modelli come Ferrari Roma, Portofino M, senza però dimenticare le edizioni speciali, cavallo di battaglia del Cavallino (e scusate il gioco di parole): Ferrari 812 Competizione, Monza SP1 ed SP2, Daytona SP3 e tante altre edizioni super limitate per facoltosi collezionisti. Ultima, ma non meno importante la super innovativa Ferrari Purosangue, primo SUV della casa di Maranello, il “game-changer” del segmento, pronto a porre le basi per un nuovo concetto di vettura sportiva a ruote alte.
Cresce l’offerta, crescono i numeri
Ferrari è stata in grado di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, non pensando solo a costruire auto veloci e belle, ma anche più tecnologiche e in grado di essere le migliori sotto molteplici punti di vista. La performance pura non rappresenta più l’unico obiettivo dei singoli modelli, bensì la ricercatezza della perfezione, lo status symbol, il non plus ultra su ogni campo. Passando ai numeri, Ferrari è riuscita negli ultimi anni ad inanellare record di vendita anno dopo anno. Il massimo storico è stato raggiunto nel 2022, quando la casa ha segnato la bellezza di 13.221 auto immatricolate in tutto il mondo, circa il 18% in più del 2021. Per il 2023 è attesa l’ennesima crescita delle ordinazioni, principalmente grazie alle circa 3.000 Purosangue disponibili ogni anno, fino al 2027. Come fatto intendere da Ferrari però, se non si ponesse un limite alla disponibilità di Purosangue, le immatricolazioni potrebbero essere ben di più, considerando l’incredibile richiesta mondiale per tale modello.
Per il futuro ci si aspetta una continua ed incessante crescita del cavallino di Maranello, con nuovi e sempre più tecnologici modelli, in attesa della prima supercar elettrica, ma non prima del 2025.
Si continuerà a ricercare il massimo delle prestazioni sfruttando l’elettrificazione, ma per una Ferrari a elettroni dovremo attendere ancora, beneficiando per qualche anno ancora del magnifico sound delle sue creazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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