Ferrari, i tempi d’attesa per un modello salgono ad oltre due anni

Così tanto richieste e desiderate che i tempi d’attesa continuano ad allungarsi, fino a sfiorare i 24 mesi e oltre

Ferrari, i tempi d’attesa per un modello salgono ad oltre due anni
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Possedere una Ferrari è probabilmente il più grande sogno di qualsiasi appassionato di auto. Ore e ore passate sul configuratore online, per trovare il modello, la verniciatura o la configurazione più adatta ai propri gusti. Eppure, oltre al vincolo economico, non è così semplice potersi accaparrare un modello del cavallino. I tempi d’attesa per la consegna sono cresciuti sensibilmente in era Covid, per tutti beni elettronici e tecnologici ma, contrariamente ai trend di quasi tutti i macro settori - anche lo stesso automotive – la casa di Maranello ha continuano ad aumentare le attese, fino a solcare i due anni.

Ferrari: mai così richieste

C’è chi potrebbe pensare che, per una vettura così lussuosa e prestigiosa come una Ferrari, l’attesa potrebbe anche essere congrua al valore stesso dell’oggetto. Siamo tuttavia sicuro che non molti sarebbero d’accordo. Spesso nel mondo del lusso il “tutto e subito” è un must che potrebbe addirittura scoraggiare i collezionisti e i possibili clienti. Diciamo che potrebbe trattarsi di una criticità da gestire ma, allo tempo stesso, rivela una grandissima richiesta e che si traduce in tantissimi ordini e apprezzamenti della clientela. Durante l’ultima assemblea degli azionisti, Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari, ha parlato di “tempi d’attesa ai massimi livelli”, come mai registrato in passato. La produzione è perciò già completa per tutto il 2024 e il 2025. Qualche avvisaglia di grande apprezzamento della clientela si era già palesato sul finire dello scorso anno, quando è stato comunicato che la produzione di Purosangue era satura fino a fine 2024. Nel secondo trimestre le consegne sono state del 5,3% superiori rispetto a quelle dello stesso periodo del 2022 quindi ci si potrebbe aspettare un nuovo record di vendite per l’anno in corso. Ricordiamo che nel 2022 le immatricolazioni del cavallino sono arrivate a ben 13.221 unità.

Ferrari Purosangue

Purosangue e le ibride in testa

A guidare questa crescita inarrestabile di Ferrari si posiziona ovviamente nuova Purosangue, il suv di Maranello subito andato sold-out nei primi mesi dalla commercializzazione. In coda si posizionano anche le nuove supercar ibride, come 296 GTB ed SF90 Stradale e le loro altre versioni, che hanno superano in numero assoluto la controparte endotermica, come Portofino, Roma, 812 Superfast e le altre declinazioni. Ferrari rivela infatti che il 51,9% delle immatricolazioni ha interessato le due plug-in sopra citate, forti di grandi numeri anche nei mercati asiatici. Un dato significativo, anche considerando che si tratta delle due proposte più potenti a listino, con potenze rispettivamente di 830 e 1000 CV.

Arriva anche l’elettrica

E sullo sfondo si prospetta il futuro completamente elettrico.

L’AD di Ferrari non ha infatti perso tempo per rinnovare l’appuntamento al 2025 per il primo modello full electric della casa italiana: si tratterà di uno spartiacque ma che, con ogni probabilità, segnerà un nuovo punto di riferimento nel settore delle supersportive a zero emissioni. In linea con il percorso già tracciato, con giugno 2024 sarà operativo il nuovo polo elettrico/ibrido del Cavallino, con la catena di montaggio che ospiterà tutti i modelli elettrificati del brand.

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