Il segmento A delle citycar sta diventando sempre più marginale per i grandi produttori, che preferiscono concentrare gli investimenti su carrozzerie SUV in vari segmenti. Hyundai, invece, non solo mantiene la sua presenza in questa categoria, ma rilancia con una versione compatta dal carattere “sportivo”. Questa audace proposta si chiama Hyundai i10 N Line e offre agli appassionati un'auto leggera, con poco più di una tonnellata di peso, alimentata da un motore turbo tre cilindri da 90 CV, abbinato a una trasmissione manuale a cinque marce. Il tutto senza alcuna forma di elettrificazione, ma con una dotazione tecnologica e di sicurezza degna di categorie superiori. A suo agio in città così come in viaggio, palesa una sorprendente stabilità anche a velocità sostenute, come non ti aspetteresti.
Design giovanile e simpatico
Anche sul fronte estetico, Hyundai i10 N Line si mostra sportiveggiante senza troppi fronzoli: dettagli rossi, accenni di bodykit, elementi specifici e molto altro. Rispetto alla versione standard della i10, la griglia frontale a nido d'ape è stata ampliata e include le luci diurne a LED. Le luci di posizione anteriori sono alogene, ma il cofano corto è attraversato da due nervature che conferiscono a questa versione un aspetto più grintoso e distintivo. Il badge N Line è ben visibile sia sul frontale che sui lati, e il modello è dotato di cerchi in lega da 16 pollici con un design specifico. Il colore rosso evidenzia diversi dettagli della carrozzeria, come il baffo sullo spoiler anteriore e il diffusore posteriore, oltre a tre elementi distinti incastonati nella griglia frontale e al nome del modello situato sul terzo montante. Sul retro, il tetto si conclude con uno spoiler, i fanali sono a LED, ma l'elemento che cattura maggiormente l'attenzione è il doppio scarico cromato, che promette un suono grintoso e capace di condire le sessioni di guida.
Interni sobri ma con dettagli che catturano l’attenzione
In soli 3,68 metri di lunghezza, la nuova Hyundai i10 N Line offre spazio sufficiente per ospitare fino a cinque adulti (una rarità per questo segmento). Il vano posteriore sorprende per la sua spaziosità, grazie all'assenza del tunnel centrale, e i sedili anteriori sono sagomati per offrire maggiore comfort alle gambe dei passeggeri posteriori. Le personalizzazioni dell'allestimento sportivo includono un volante multifunzione con cuciture rosse a contrasto e il badge N, presenti anche sulla leva e sulla cuffia del cambio manuale a cinque marce. I sedili, non particolarmente avvolgenti, presentano cuciture a contrasto e una striscia centrale rossa con la N ricamata sul poggiatesta. Anche le cornici delle bocchette dell'aria e i tappetini specifici sono rifiniti in rosso. Per la sua categoria, il bagagliaio è capiente, con una capacità che varia da 252 a 1.050 litri grazie ai sedili abbattibili in configurazione 40:60. L'abitacolo è dotato di pratiche prese USB, USB-C e 12 Volt, oltre a numerosi vani portaoggetti, ma il climatizzatore è disponibile solo in versione manuale.
Di fronte al conducente si staglia la strumentazione parzialmente digitale, con un piccolo display da 4,2” da cui controllare i principali parametri durante la guida e ai lati delle aree illuminate che restituiscono velocità e numero dei giri. Al centro si trova il sistema multimediale Bluelink da 8”, abbastanza semplice nelle grafiche e immediato da usare, sebbene si palesi una certa differenza di funzioni rispetto ai modelli più nuovi in commercio. Tramite cavo USB classico è anche possibile replicare il display del telefono sul monitor, con Apple Car Play e Android Auto (presenti di serie). Peccato che la funzione non sia supportata anche dalla presa USB-C, ormai standard attuale. Disponibile anche la connettività integrata, per informazioni live sul traffico o l’aggiornamento da remoto del sistema. Cresce invece la suite degli aiuti alla guida, praticamente completi su tutti gli aspetti. Manca però il cruise control adattivo, per via della presenza del cambio manuale.
Divertente, sicura e giocosa
Ma ciò che più sorprende di questa piccola vettura è proprio come si muove su strada. Stupisce la tenuta di strada e la stabilità a velocità sostenute, potendo gestire in tutta scioltezza i curvoni autostradali anche a 130 km/h, senza scomporsi sui giunti dei ponti e nemmeno sugli avvallamenti. La leggerezza la premia su più aspetti, infatti gli scarsi 1.000 kg in ordine di marcia la rendono agile e maneggevole, valorizzando al massimo i 90 CV e 172 Nm di coppia di cui dispone, scaturiti dal frizzante 1.0 3 cilindri turbo. Lo sterzo è davvero ben tarato, non troppo solido ma neanche eccessivamente morbido, restituendo un buon feedback a chi siede al volante. Positivo anche il feeling con il pedale del freno, immediato e subito pronto a fermate l’esiguo peso, dal buon mordente. Si vede che c’è stato il tocco della divisione N di Hyundai su molteplici aspetti, ma principalmente sulla ciclistica. L’assetto è tendenzialmente morbido, ma con quel grado di solidità in più che le consente di non palesare un eccessivo rollio ma anzi, restituire una certa stabilità in ogni contesto.
E infine si arriva al cambio. Se non avesse solo cinque marce, potrebbe sembrare lo stesso selettore preso dalla più vivace e potente Hyundai i20 N. La frizione è piuttosto robusta e immediata mentre gli innesti della leva sono precisi e secchi, senza alcuna incertezza. È di gran lunga migliore di buona parte dei cambi manuali visti negli ultimi periodi, anche presenti su auto più sportive di lei. Ti viene voglia di utilizzarlo più del necessario, anche solo per il piacere di sentire quanto è preciso l’inserimento del rapporto superiore. Tuttavia le prestazioni sono modeste, con uno 0-100 km/h concluso in circa 10 secondi, per una velocità massima di 175 km/h. Apprezzabile anche il simpatico sound “borbottoso” che arriva dallo scarico, che accompagna ogni frangente di guida. Buono anche il comfort: l’insonorizzazione è ottima anche a velocità sostenute, se non fosse per qualche fruscio di troppo in autostrada, mentre le vibrazioni del tre cilindri sono piuttosto gestite dai supporti motore, senza ripercuotersi nell’abitacolo.
Consumi contenuti, ma..
Con una guida gentile e tranquilla, non è impossibile stabilizzarsi su medie di 16/17 km al litro, anche in città. Su strade extraurbane o statali supera facilmente anche i 20 km/l, mentre in autostrada ritorna in prossimità dei 15,5/16 km al litro. Tuttavia, se ci si fa prendere dalla leggerezza dell’auto, tirando le marce oltre i 2.500 giri i consumi scendono sensibilmente, portando le medie di consumo intorno ai 13/13,5 km al litro, soprattutto a motore ancora freddo.
Prezzi accessibili e considerazioni finali
Il listino parte da 18.100 euro per la versione 1.0 MPI (aspirato) da 63 CV in allestimento Connectline. Si tratta di una motorizzazione guidabile anche da neopatentati ed è disponibile anche con cambio automatico, da 19.100 euro. Il GPL è disponibile sullo stesso motore e allestimento ma a partire da 19.600 euro. La versione N Line da noi provata, parte da una base di 20.100 euro, per 3 cilindri turbo da 90 CV e un allestimento quasi completo.
Con un prezzo così contenuto e un pacchetto così ricco, vien da chiedersi se abbia senso rivolgersi a vetture di segmento superiore. Per chi ricerca una citycar briosa, accessibile, dai bassi consumi e capace di trasportare agilmente fino a cinque persone (veramente), forse i10 N Line è la soluzione migliore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.