Il primo contatto con Hyundai IONIQ 6 è stato di quelli che ti lascia una gran voglia di approfondire la conoscenza. Magari non è un colpo di fulmine, ma sai già che potrai costruire una "relazione" viste le premesse di un'auto che, nella prova su strada, ha convito per prestazioni, prime impressioni sui consumi e dinamica di guida. Ma andiamo con ordine...
Le caratteristiche di IONIQ 6
Hyundai IONIQ 6 è il secondo modello del marchio realizzato sulla piattaforma E-GPM, quella dedicata alle auto elettriche. In realtà, se guardiamo tutta la gamma, Hyundai ha una storia di grande successo con le auto elettriche, a partire da Ioniq, quasi un'antenata di questa nuova gamma, una berlina realizzata su una piattaforma fatta per ospitare anche i motori ibridi e con una batteria dalle dimensioni molto contenute. Però era talmente efficiente che faceva almeno 200 chilometri con una ricarica.
Poi è arrivato il turno di Kona Electric, un SUV che ha dimostrato come i coreani fossero già maturi: mentre gli avversari più "blasonati", europei e americani, facevano fatica a realizzare un SUV compatto che avesse consumi contenuti, Hyundai tirava fuori dal cappello un'elettrica che non aveva una piattaforma dedicata ma riusciva comunque a fare degli ottimi risultati in termini di autonomia.
Con la E-GMP si è partiti da IONIQ 5, il crossover di grandi dimensioni che paga un'aerodinamica (e una superficie frontale) da SUV ed è quindi costretto a fare i conti con alcuni limiti di autonomia. IONIQ 6, però, cambia le carte in tavola perché sembra volersi concentrare solamente sull'efficienza (o quasi visto che comunque è un macchinone che ha il suo peso). Infatti qui l'aerodinamica è estremizzata con un Cx di 0,21 e una superficie frontale meno imponente rispetto al fratello, inoltre ci sono accorgimenti come la paratia anteriore motorizzata (la vedete in azione nel nostro video) che chiude la presa d'aria quando non serve per minimizzare le turbolenze.
Tutto in una carrozzeria "streamliner" che guarda un po' al passato e un po' al futuro, unisce linee d'ispirazione classica alla fascia di LED che caratterizza tutta la nuova gamma IONIQ, inclusa la 5 e la 7 che debutterà nel corso dell'anno (e sarà un SUV di dimensioni ancora più grandi).
Prova su strada
Il primo approccio al volante di IONIQ 6 restituisce una sensazione di familiarità: l'auto è lunga, ma dimensioni e peso non si percepiscono così tanto. Al volante trovo subito una risposta più diretta rispetto al SUV e la vettura risulta più piantata a terra, molto meno incline al rollio e con un setup che la rende più rigida e quindi più piacevole nei tornanti. Il comfort resta però assicurato: la taratura non è di quelle che spaccano la schiena ai passeggeri; ci si può divertire mettendola in modalità Sport quando serve (ad esempio se siamo da soli) e viaggiare con tutta la famiglia in comfort quando abbiamo passeggeri.
Rispetto ad altre elettriche è vero che non è così affilata e l'ago della bilancia, a livello di telaio, non pende verso le prestazioni pure ed estreme: però qui si tratta di una scelta fatta per rendere più adatta a tutti questa IONIQ 6.
La potenza, poi, non manca: anche senza mettere in Sport ci si accorge subito dei 325 cv che restituiscono accelerazioni brucianti e la giusta dose di prestazioni. Ci sono due motori elettrici, uno all'anteriore e uno al posteriore, ma è quello che spinge da dietro il più potente ed è lui che domina la dinamica di guida, più vicina quindi ad una trazione posteriore anche quando viaggiamo in modalità automatica con le quattro ruote motrici. Su questo modello, poi, il 4WD si può disattivare manualmente così da utilizzare solo il motore posteriore, risparmiare un po' sui consumi quando serve e avere una trazione posteriore a tutti gli effetti.
Provando ad aumentare il ritmo mi accorgo del limite che Hyundai IONIQ 6 vuole imporci: come già anticipato non è una sportiva pura, anche se ne ha la potenza, ed è per questo che quando cerco di intraversarla facendo partire il posteriore noto controlli elettronici che intervengono in punta di piedi ma decisi. Significa che non tagliano la potenza di colpo, però nel farlo progressivamente comunque impediscono di metterla di traverso facendola scorrere un po', a meno di andare a disattivarli.
Poco male, c'è sempre quell'opzione, e a prescindere dalla guida da hooligan IONIQ 6 mi permette di tenere comunque un ritmo sostenuto fra i tornanti con uno sterzo piacevole ed equilibrato e una frenata di buon livello considerata la massa di cui stiamo parlando: 2.113 kg a vuoto per la più potente. Mancano opzioni più sofisticate a livello di sospensioni con ammortizzazione attiva (però dietro abbiamo un multi-link), ma è chiaro che bisognava lavorare sui prezzi per poter rendere accessibile quest'auto: soluzioni del genere sono disponibili su auto che costano quasi il doppio...
Mentre mi diverto tra le curve noto anche i sedili, comodi e abbastanza contenitivi da reggere una guida più brillante. E proprio in tema di sedili c'è da aprire un capitolo a parte, quello degli interni...
Interni: funzionalità, buona qualità, tanta tecnologia ma...
C'è un "ma" nel titolo, e ve lo spiegherò fra poco. Perché Hyundai IONIQ 6 propone un abitacolo con tecnologie e comfort da mondo premium: i sedili anteriori possono trasformarsi in un "letto", hanno tantissime regolazioni elettriche e sono comodi. Dietro, poi, abbiamo un divano abbastanza spazioso anche se l'auto perfetta per chi viaggia sempre con cinque passeggeri è più IONIQ 5 visto che la berlina ha un taglio coupe sul posteriore che fa toccare con la testa chi è più alto di 1,8 metri.
In realtà c'è un passo di quasi 3 metri (2.95m) che permette ai più alti di scivolare verso il basso con il bacino, evitando di toccare il cielo del tetto. Questo modo di sedersi risolve il problema nei viaggi non troppo lunghi, ma sulle percorrenze da centinaia di chilometri non è la posizione più ergonomicamente corretta visto che la schiena non appoggia completamente allo schienale. Inoltre il divanetto è un po' più basso del solito, e resta spazio sotto alle ginocchia se avete un'altezza superiore alla media.
Eccezion fatta per queste considerazioni, il viaggio su IONIQ 6 è comunque da prima classe, con un salottino spazioso a disposizione e un abitacolo ben concepito, fatto anche di materiali variegati e morbidi. Non siamo nel mondo premium per "ricercatezza dei materiali" poiché i sedili in pelle ci sono (ed è una pelle vera), ma mancano finiture ultra esclusive su portiere e dashboard. Però IONIQ 6 è assolutamente in grado di competere con avversari più blasonati in termini di assemblaggio (vedremo poi la prova del tempo) e di varietà di materiali e relativa morbidezza al tatto, fatta eccezione per alcuni punti tattici (in basso) per contenerne il prezzo.
Completa il tutto la parte anteriore con i due schermi da 12.3", caratterizzati da un'interfaccia fluida e da tantissime funzioni (l'auto è connessa e si controlla con l'app) e l'illuminazione LED ambientale che di notte impreziosisce la zona passeggeri creando anche combinazioni cromatiche.
Quale versione scelgo?
Hyundai IONIQ 6 è disponibili in tre versioni: 53,3 kWh RWD è quella la trazione posteriore (151 cv) e la batteria più piccola che dichiara 429 km di autonomia con una ricarica e monta cerchi in lega da 18". Consigliata per chi non fa tantissimi viaggi, o per chi viaggia spesso ma su tratte non eccessivamente lunghe.
77,4 kWh RWD è quella a trazione posteriore (229 cv) ma con la batteria maggiorata: dichiara 545/614 km di autonomia (rispettivamente con i cerchi da 20" o con quelli da 18") ed è fatta per essere l'unica auto in famiglia, in grado di fare tutto e, se le prove lo confermeranno, potenzialmente in grado di fare Milano-Roma con una sola ricarica rapida di 15 minuti.
Infine 77,4 kWh AWD è la sigla che identifica quella provata in questa anteprima, con due motori (325 cv totali) e quattro ruote motrici. Questa va scelta chiaramente per le prestazioni e per l'eventuale esigenza del 4x4, anche se chiaramente non parliamo di un mezzo specialistico, piuttosto di quella sicurezza in più se si affrontano spesso condizioni climatiche avverse e asfalto con bassa aderenza.
Quanto consuma, autonomia e ricarica
Da questa prima prova, i consumi sono davvero interessanti: la media in un percorso extraurbano fatto di tornanti in salita e discesa è stata di 15.5 kWh/100 km viaggiando normalmente. Quando ho rifatto il percorso con un piede pesante e in modalità "divertimento", ecco che la media si è alzata a 19/20 kWh / 100 km, dato comunque ottimo se consideriamo le condizioni del test. Vedremo più avanti la prova in autostrada, nel frattempo l'autonomia con questi consumi va dai 500 ai 400 chilometri, con il dato di 385 chilometri che potrebbe essere molto vicino a quello di un ciclo combinato realistico.
Un consiglio? I cerchi da 20" sono perfetti per le proporzioni dell'auto, ma chi vuole massimizzare l'autonomia dovrebbe scegliere i 18".
Come la ricarico? IONIQ 6 si può ricaricare a casa o alle colonnine pubbliche in corrente alternata fino ad una potenza massima di 11 kW. Quando si viaggia, invece, l'architettura a 800 V permette di recuperare dal 10 all'80% in 18 minuti e nel 2023 arriverà il Plug&Charge: per ricaricare alle colonnine già abilitate (ad esempio IONITY) non servirà più la tessera o l'app ma basterà collegare la spina per far si che il nostro account venga riconosciuto automaticamente.
Inoltre l'auto è utilizzabile anche come enorme batteria per qualsiasi altro dispositivo (o per ricaricare un'altra vettura) dato che la tecnologia V2L permette di fornire 3.6 kW di potenza tramite la presa interna (utile per ricaricare un portatile o un monopattino ad esempio) o tramite quella esterna (qui si utilizza un adattatore).
Prezzi e allestimenti
Hyundai IONIQ 6 parte da 47.500€ della versione Progress 53,5 kWh RWD. Scegliendo l'allestimento da 77,4 kWh si hano più opzioni perché la RWD è disponibile con gli allestimenti Innovation (55.400€) e Evolution (58.950€). Chi vuole la trazione integrale ha solo una scelta: allestimento Evolution top di gamma (tutto di serie tranne tetto in vetro e specchietti digitali) a 62.450€.
La dotazione di serie è comunque ricchissima fin dal primo livello che ha gli ADAS per la guida semi autonoma di Livello 2, cerchi in lega, luci Full LED, specchietti elettrici, clima bizona, sensori luci e pioggia, navigatore e strumentazione digitale, sensori di parcheggio davanti e dietro, prese USB, app e SIM di bordo e via dicendo.
In alternativa è disponibile la formula Hyundai By Mobility: la
77,4 kW Innovation a trazione posteriore si porta a casa con un anticipo di 14.650€ e rate mensili da 429€. Terminati i tre anni si riscatta pagando 27.700€ oppure si sceglie un altro modello (o si restituisce la vettura).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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