Mobilità del futuro, nuove tecnologie e sostenibilità: ecco le sfide di Bosch

Idrogeno, ibrido, elettrico, ma anche sostenibilità, nuove tecnologie e mobilità del domani. L'intervista a Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy

Mobilità del futuro, nuove tecnologie e sostenibilità: ecco le sfide di Bosch

Qual è la strategia di Bosch per contrastare il cambiamento climatico nel settore della mobilità?

"Utilizziamo il nostro know-how e investiamo continuamente in ricerca e sviluppo per offrire soluzioni tecnologiche e sostenibili. Siamo convinti che per raggiungere gli obiettivi per il clima nel settore dei trasporti, sarà necessaria la totalità delle soluzioni powertrain già disponibili, garantendo la cosiddetta neutralità tecnologica: soluzioni tecnologiche diverse in base alla diversa tipologia di utilizzo. Restiamo impegnati quindi su tutte le tecnologie con l’obiettivo comune di svecchiare il parco circolante, offrendo diverse soluzioni da scegliere in base alla propria missione di utilizzo. Ciò significa che non solo stiamo sviluppando ulteriormente le tecnologie di propulsione per batterie, celle a combustibile e motori a idrogeno, ma stiamo anche rendendo i moderni motori a combustione ancora più efficienti. Soprattutto, considerando le notevoli dimensioni del parco veicoli attuale, anche i carburanti sintetici possono svolgere un ruolo importante nella mitigazione del cambiamento climatico. La questione climatica è una sfida per la società nel suo insieme e per il mondo intero e, per questo, richiede il massimo sforzo tecnologico.

Camillo Mazza, general manager Bosch Italia
Camillo Mazza, general manager Bosch Italia

In questo contesto così variegato, l’ibrido sta acquisendo via via sempre più quote di mercato. Come vi ponete rispetto a questa tecnologia e quali sono i vantaggi?

"Secondo le nostre stime, nel 2030 almeno un veicolo nuovo su due sarà ancora dotato di un motore tradizionale. Ecco perché la tecnologia ibrida - in tutte le sue forme - avrà un ruolo fondamentale nel plasmare la mobilità. La combinazione di motore a combustione interna e motore elettrico contribuisce a migliorare i consumi e di conseguenza ridurre le emissioni. Inoltre, godono del vantaggio di non avere limitazioni di autonomia dei veicoli full electric, conservando i vantaggi della pura trazione elettrica utile per muoversi nei centri urbani a emissioni zero. Bosch è il partner ideale in grado di fornire tecnologia per migliorare il motore e, allo stesso tempo, offrire i componenti per elettrificare le vetture. Un vantaggio importante per i nostri clienti che possono così rivolgersi a un unico fornitore per soddisfare le loro richieste".

Se parliamo invece di trazione totalmente elettrica, quali soluzioni offrite?

"Solo quest'anno lanceremo ben 30 progetti di produzione per i veicoli elettrici. Secondo le nostre stime, entro il 2030 un veicolo su tre di nuova immatricolazione in tutto il mondo sarà puramente elettrico; entro il 2035, sarà uno su due. Prevediamo dunque anche un'enorme crescita del settore dei servizi di ricarica nel corso del decennio, perché con l'aumento dei veicoli elettrici cresce anche l'esigenza di soluzioni di ricarica semplici e complete. Per questo forniamo servizi come Battery in the Cloud che, con l'aiuto dei dati registrati in modo continuo sullo stato e sull'utilizzo della batteria, è in grado di analizzare le batterie ad alta tensione, di prevederne l'invecchiamento e i difetti e di ottimizzare il loro comportamento di ricarica rapida per una maggiore durata, migliorando così l'affidabilità e l'economia dei veicoli elettrici. Al Battery in the Cloud si ricollega anche il Certificate to go, una funzionalità che analizza i dati della batteria per determinarne le condizioni e, mediante misure di ottimizzazione, contribuisce ad estenderne la durata fino al 20%, con l’obiettivo di prolungare la vita utile dei veicoli e di conservare le risorse. Il "certificato d'uso" non falsificabile documenta la condizione delle batterie per tutta la loro vita utile, fornendo quindi un'immagine più precisa del valore residuo delle stesse nel momento in cui si dovesse vendere l'auto".

Mobilità del futuro

Guardando in là nel futuro, si sta parlando molto di idrogeno. Che ruolo ha questa soluzione tecnologica in questo percorso verso una mobilità a zero emissioni e quali sono i campi di applicazione?

"Innanzitutto, parlando di idrogeno Bosch vuole essere sinonimo non solo di propulsione, ma anche di produzione. L’idrogeno, infatti, è un combustibile molto interessante sia a livello prestazionale sia a livello di emissioni, per questo crediamo fortemente in questa tecnologia. Stiamo investendo nella produzione, la compressione, lo stoccaggio e l’uso dell’idrogeno, lungo l’intera catena del valore di questa tecnologia. In particolare, i veicoli commerciali possono essere gestiti in modo neutrale dal punto di vista climatico con un sistema a celle a combustibile. Questa tecnologia è particolarmente adatta per i viaggi più lunghi e con carichi massimi. Bosch ha già un sistema a celle a combustibile da 200 kilowatt in produzione su larga scala. L'azienda sta ora lavorando al modulo di alimentazione a celle a combustibile Compact 300, che sarà ancora più compatto e, con una potenza maggiore di 300 kilowatt, anche più efficiente. Oltre a questa soluzione completa, Bosch offre anche singoli componenti di sistema e sottomoduli, nonché componenti per sistemi di stoccaggio dell'idrogeno, consentendo di fornire a ogni cliente la giusta soluzione.

Che altro?

Un'altra opzione per un trasporto di merci su strada rispettoso del clima è il motore a idrogeno che, inizialmente, sarà utilizzato nei mezzi pesanti. All'inizio del 2024, anche l'UE ha riconosciuto questa soluzione neutrale per il clima. Derivato da motori diesel e a gas naturale già affermati, questo concetto consente ai produttori di motori di utilizzare oltre il 90% delle tecnologie di sviluppo e produzione esistenti. Bosch sta sviluppando i componenti chiave del sistema di iniezione per il motore a idrogeno, tra cui un nuovo iniettore per l'iniezione diretta che non richiede lubrificazione aggiuntiva e il cui lancio è previsto per il 2026. Il lancio dei primi motori a idrogeno dotati di iniezione indiretta - nel collettore di aspirazione - Bosch è previsto per il 2025. In India, stanno già circolando i primi veicoli sperimentali con motore a idrogeno, per i quali Bosch fornisce sistemi di iniezione, sensori, valvole di rifornimento e centraline, incluso il software E poi, l’idrogeno trova il suo spazio anche nel motorsport. Bosch Engineering e Ligier Automotive hanno infatti costruito un veicolo ad alte prestazioni con un motore a idrogeno, dimostrando che i motori a idrogeno offrono un enorme potenziale per applicazioni ad alte prestazioni, specialmente nel motorsport".

Mobilità del futuro

Ma quindi, alla fine, che differenza c’è tra un veicolo a idrogeno e uno elettrico?

"Possiamo dire sostanzialmente il modo con cui viene prodotta l’energia A differenza dei veicoli elettrici a batteria, che utilizzano l'energia immagazzinata nelle batterie per alimentare il motore elettrico, i veicoli a idrogeno utilizzano celle a combustibile per generare l'energia elettrica Nella cella a combustibile si svolge un processo particolare, la cosiddetta elettrolisi inversa, durante la quale l’idrogeno reagisce con l’ossigeno. L’idrogeno proviene da uno o più serbatoi presenti sull’auto, mentre l’ossigeno viene dall’aria circostante. Questa reazione genera esclusivamente energia elettrica, calore e acqua, che fuoriesce dal terminale di scarico sotto forma di vapore acqueo, assolutamente senza emissioni.

Motore elettrico, a idrogeno, servizi personalizzati… è veramente in atto una trasformazione tecnologica nel settore della mobilità?

"Assolutamente sì. La trasformazione tecnologica sta aprendo opportunità di crescita che vogliamo cogliere, sia nel nostro business esistente sia in aree nuove e correlate. In questo contesto, il nostro motto ‘Tecnologia per la vita’ è più che adatto, non solo in riferimento ai principali trend di elettrificazione, automazione e digitalizzazione, ma, mai come adesso, anche per quanto riguarda il software e l'intelligenza artificiale. In tutta l'azienda, la nostra ampia competenza nel campo del software ci permette di inserire righe di codice direttamente nei prodotti. In totale, sono 48.000 i programmatori software in Bosch, di cui 42.000 impegnati nel solo settore di business Mobility. In futuro le auto saranno perfettamente integrate nel mondo digitale. E, soprattutto, avranno una qualità molto importante: potranno eseguire aggiornamenti. Per installare le nuove funzionalità non sarà più necessario andare in officina, basterà un pratico aggiornamento software "over the air". Con la tecnologia Bosch le auto rimangono attuali più a lungo. Nel settore automotive questa nuova tendenza ha un nome: veicolo definito dal software. Il software è sempre più il punto di partenza per la progettazione e lo sviluppo di nuovi modelli di veicoli. Un recente studio McKinsey stima che il mercato globale del software e dell'elettronica per autoveicoli raggiungerà i 462 miliardi di dollari entro il 2030. Bosch intende far parte di questo mercato in crescita e rimanere il partner di riferimento per le case automobilistiche nel mondo".

Mobilità

Come vedete il futuro scenario della mobilità urbana?

"I centri urbani accoglieranno sempre più persone e per questo dovranno fornire un livello crescente di comfort, efficienza energetica e sicurezza. Questo richiederà sistemi completamente nuovi per la mobilità urbana e l'utilizzo sostenibile delle risorse, puntando sicuramente anche sul trasporto intermodale.

Bosch sviluppa soluzioni per le città connesse in modo intelligente, che offriranno ai cittadini una migliore qualità di vita e allo stesso tempo ridurranno i consumi di energia e i costi. I mezzi di trasporto dovranno sempre di più integrarsi nel contesto urbano per poter contribuire a risolvere i problemi del parcheggio, della ricarica o del traffico".

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