Polestar, una realtà dinamica con dei capisaldi scolpiti: sostenibilità e circolarità

Polestar ha rilasciato il suo quarto report annuale di sostenibilità, evidenziando i grandi progressi attuati per realizzare una produzione di auto a impatto

Polestar, una realtà dinamica con dei capisaldi scolpiti: sostenibilità e circolarità

Polestar ha una dimensione e una rotta ben tracciati. Il marchio si sta imponendo fra coloro che offrono vetture premium, ad alte performance, ma a impatto zero. Questo perché al centro del villaggio persiste e resiste il motore elettrico. Osservando i numeri, il 2024 è andato al di sotto delle aspettative con 44.851 veicoli immatricolati a livello globale, in calo del 15% rispetto al 2023, mentre il 2025 è iniziato col piede giusto: 12.304 auto prodotte, che equivalgono a una crescita del 76% rispetto al Q1 del 2024.

Il brand svedese si è posto un tasso di crescita annuale, composto dalle vendite al dettaglio, del 30-35% dal 2025 al 2027, al quale dovrà contribuire anche il SUV compatto Polestar 7, del quale il lancio è previsto proprio per quest’anno. Nel frattempo, l’ex costola di Volvo ha ampliato la sua presenza in Italia con l'apertura di tre nuovi showroom a Padova, Torino e Modena, che si sommano a quelli già esistenti a Milano e Roma. Questa strategia mira a rafforzare la posizione del marchio nel mercato nostrano. Al di là dell’aspetto commerciale, Polestar è attenta alla tematica dell'ambiente fondando come capisaldi indissolubili la sostenibilità e la circolarità.

Un futuro con meno emissioni

Recentemente, Polestar ha pubblicato il suo quarto Report Annuale di Sostenibilità. Questo documento mette in evidenza una riduzione del 25% delle emissioni per ogni auto venduta a partire dal 2020, anno in cui l'azienda ha iniziato a misurare sistematicamente le proprie emissioni. Questo traguardo è stato reso possibile grazie a diverse iniziative strategiche, tra cui un maggiore utilizzo di alluminio a basso impatto in tutti i modelli, miglioramenti nei processi di produzione delle batterie, l'impiego esclusivo di elettricità da fonti rinnovabili per la produzione di tutti i veicoli e l'adozione di pratiche logistiche più efficienti, incluso l'utilizzo di biocarburanti su alcune rotte marittime.

Michael Lohscheller, CEO di Polestar, ha dichiarato: “Polestar ha dimostrato che è possibile disaccoppiare la crescita dall’impatto climatico. In parole semplici, puntiamo a continuare a ridurre le emissioni mentre aumentiamo le vendite. Anche se molte cose nel mondo sembrano andare nella direzione sbagliata, noi rafforziamo il nostro impegno. Quando il mondo va da una parte, Polestar va dall’altra”.

Il progetto Polestar 0 e la strategia di sostenibilità

Un pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità di Polestar è il progetto Polestar 0, avviato nel 2021 con l'obiettivo ambizioso di sviluppare un'auto completamente a impatto zero. Questa iniziativa nasce con l'intento di stimolare il raggiungimento della roadmap climatica di Polestar che vira verso la neutralità climatica entro il 2040. Ad oggi, Polestar e i suoi partner hanno identificato soluzioni a basse emissioni che potrebbero ridurre di circa 10 tonnellate l’impronta carbonica della Polestar 2 rispetto al suo lancio nel 2020. I progressi più significativi sono stati compiuti nella produzione di alluminio e acciaio, materiali che rappresentano circa il 45% dell’impronta totale di CO₂ "cradle-to-gate" della Polestar 2.

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Sappiamo che la maggior parte delle emissioni di gas serra proviene da acciaio, alluminio e batterie. Per questo motivo, ci siamo concentrati nel corso di questi anni, a ridurre queste voci impattanti durante la realizzazione delle auto. In che modo? Per esempio, assicurando l'elettricità rinnovabile per la produzione annuale, o ottenendo l'alluminio dalle fonderie. Anche le fonderie con elettricità verde sono un fattore chiave. Ovviamente anche i materiali hanno un ruolo e sono molteplici quelli a impatto zero. In ogni caso, quando si sale a bordo di una Polestar si deve percepire la sensazione di incontrare materiali moderni, di alta qualità, leggeri, innovativi e sostenibili”, ha dichiarato Fredrika Klarén, Head of Sustenaibilty di Polestar.

Guardando al futuro, la struttura del progetto Polestar 0 evolverà confluendo nel lavoro della Mission 0 House, un centro di ricerca con sede a Göteborg. Fondato da Polestar e co-finanziato e co-gestito con partner industriali e istituzioni pubbliche, questo centro ospiterà ricercatori accademici e ingegneri industriali impegnati nello sviluppo di soluzioni per eliminare le emissioni di gas serra da materiali, prodotti e processi. Un principio guida sarà la valutazione della potenziale applicazione commerciale delle soluzioni future sviluppate all’interno del centro.

La circolarità è uno dei pilastri

Oltre alla riduzione delle emissioni, Polestar pone grande enfasi sui temi della circolarità, dell’inclusione e della trasparenza. Nel 2024, l'azienda ha aderito all’Initiative for Responsible Mining Assurance (IRMA) e ha continuato ad espandere gli audit in presenza in aree considerate ad alto rischio. È stata inoltre estesa la tracciabilità dei materiali a rischio, includendo il monitoraggio del manganese. L’azienda di origine svedese continua a lavorare per ampliare la disponibilità dei dati e la quota di contenuto riciclato nei suoi veicoli: la Polestar 4 include attualmente il 10% di materiali riciclati. Polestar ha una visione chiara per il futuro, con l'ambizione di dimezzare le emissioni di gas serra per veicolo venduto entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica in tutta la sua catena del valore entro il 2040.

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Fredrika Klarén, Head of Sustenaibilty di Polestar.

Abbracciare veramente l'economia circolare significa molto più dei materiali riciclati. Vuol dire decidere davvero di eliminare i rifiuti e l'inquinamento, assicurandosi che i nostri prodotti e materiali non contengano sostanze chimiche. Significa prolungare la durata di vita dei materiali stessi e dei prodotti che realizziamo. In pratica, una certa economia dovrebbe sostenere gli ecosistemi in modo che il pianeta possa produrre tutte le risorse di cui abbiamo bisogno. E se lo abbracciamo davvero, non solo ci aiuterà con l'esaurimento delle risorse, per esempio, ma anche con il cambiamento climatico e a livello sociale. Sempre per fare un esempio, i minerali vengono estratti in molti Paesi poveri del mondo e queste comunità sono ora sottoposte a una forte pressione per rifornire l'industria automobilistica e anche altre industrie. Scegliendo di utilizzare una maggiore quantità di minerali riciclati, possiamo contribuire ad alleviare la pressione su queste comunità e garantire loro il diritto alle risorse locali.

La circolarità, quindi, è al centro del nostro lavoro di sostenibilità in molti modi e avrà un grande impatto ogni volta che agiremo sulla produzione”, ha concluso Fredrika Klarén, Head of Sustenaibilty di Polestar.

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