Edizione numero 81, 110 anni di storia, 45 Paesi rappresentanti attraverso 770 espositori e 2136 marchi. Ma c’è un successo che ha un metro di misura differente. “La soddisfazione più grande sono i complimenti di chi non conosci e che si dice felice dell’esperienza”. Questa, per il presidente Pietro Meda, è Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote a Rho-Fiera, che dal 5 al 10 novembre fa di Milano - nuovamente - la capitale mondiale delle due ruote.
Presidente, dove potete arrivare? La crescita post pandemia è del 30% anno su anno..
“In termini di espositori sì. Sono tutti di qualità, non c’è livello basso. E abbiamo richieste in lista di attesa. Cresciamo di anno in anno. Chiaro, non possiamo crescere del 30% l’anno in termini di pubblico, altrimenti si creerebbero problemi di ordine pubblico”. (ride)
Ci sono altri indicatori per valutare il trend…
“Ovviamente sì. Dicevo del piano personale: mio figlio contento di aver vistato i padiglioni, il team che lavora con serenità, sono aspetti umani fondamentali. Poi B2B, che è la cartina tornasole più efficace. Il 70% degli espositori arriva dall’estero, molti dei quali alla loro prima edizione”.
In ogni caso, anche la risposta di pubblico a evento in corso è molto positiva.
“Abbiamo fatto un investimento con Fnm e Atm e preso tutti i parcheggi di interscambio della cintura metropolitana: chi acquista un biglietto Eicma, può prenotare gratuitamente un parcheggio e raggiungere l’Esposizione in treno”.
Visto il grande richiamo d’oltre confine, non teme che a qualcuno possa venire l’idea di creare un evento concorrenziale ad altre latitudini?
“Noi non vogliamo restare gli unici. Ci fa piacere vedere quanto realizzano a Bologna o a Verona, con il Moto Bike Expo. Ne siamo ben felici, hanno un taglio diverso dal nostro. Noi crediamo nel nostro modo di fare fiera. Del resto siamo i più grandi e i più longevi del mondo”.
Il modello Eicma è replicabile anche per altri grandi eventi, in Italia?
“Il nostro vantaggio è mostrare un prodotto che normalmente la gente non vede da vicino. Noi lo facciamo a Milano, capitale di tante cose: è facile fare business, ci sono due aeroporti. Qui puoi vedere, come capita quest’anno, Casey Stoner che gareggia contro Troy Bayliss, nell’area Motolive. Il nostro non è solo un appuntamento espositivo, ma un evento”.
Come sta il mercato italiano?
“Solido. Il più solido d’Europa. Non voglio dire che rappresenti l’Europa intera, ma di certo con quello tedesco è il vero riferimento. Sta crescendo molto la fascia giovane, più sul lato scooter che su quello moto, che forse preferiremmo. Ma abbiamo qui riunito tutto il mercato, strada, fuori strada: Piaggio in tutte le sue forme, Ducati, Aprilia, Fantic”.
Cresce anche il segmento femminile?
“Le moto si stanno un po’ alleggerendo e il movimento femminile si posiziona nel medio cilindrata. Con il Misano Riding Fest abbiamo dedicato proprio all’avvicinamento delle ragazze al mondo delle due ruote”.
Eicma segue il mercato o indica la strada da seguire?
“La risposta è proprio nel Riding Fest. Il suo slogan ‘Ne avete viste tante, ora è tempo di provare’ offre la possibilità di proseguire il percorso di Eicma. Hai visto un prodotto in Eicma? Ti diamo la possibilità di provarlo. Un concetto di brand awareness che va oltre i test drive delle singole case con le loro community. Il fatto che Eicma lavori per il mercato, diventa così ancora più vero”.
C’è
una data per il Riding Fest?“Abbiamo aggiunto un giorno, viste le richieste. Sarà dal 25 al 27 aprile a Misano, la seconda edizione. Doveva essere un evento spot per i 110 anni, ha avuto successo e lo replichiamo”.
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