Non è solo il mercato dell'usato ad aver raggiunto nel nostro Paese dei prezzi di listino fino a poco tempo fa impensabili: anche comprare un auto nuova in Italia, infatti, sta diventando sempre più proibitivo.
E questo non più unicamente per i tempi di consegna, che si sono oramai dilatati fino a raggiungere in media i 12 mesi. Negli ultimi 10 anni, infatti, i prezzi delle auto nuove sono cresciuti in modo esponenziale: acquistare un mezzo a quattro ruote dalla concessionaria significa dover sborsare mediamente 26mila euro.
L'aumento in 10 anni
Per effettuare un'analisi del mercato attuale, Assoutenti ha messo a confronto i listini dei prezzi dal 2013 fino ai giorni nostri, e i dati emersi sono sconvolgenti. Se fino a dieci anni fa acquistare una vettura da una concessionaria si traduceva in un esborso medio di 18mila euro, ora quella cifra è schizzata in alto di ulteriori 8mila euro. Dover pagare 26mila euro di media significa che i prezzi in soli dieci anni sono aumentati del 44%: da qui si comprende la difficoltà ad affrontare una spesa del genere per una famiglia media italiana.
L'analisi Istat
Stando a quanto emerso dai recenti dati Istat, solo nello scorso mese di marzo i prezzi delle auto nuove sono aumentati del 6,1% rispetto al medesimo periodo del 2022. Una situazione oramai fuori controllo. Ma quali sono esattamente gli elementi ad aver prodotto tali aumenti?
In primis il mercato delle auto elettriche, che da sole hanno di per sé dei costi molto alti, tali da di innalzare la media. In secondo luogo gli aumenti dei prezzi delle materie prime, che non possono non ripercuotersi sul prodotto finale: esse sono infatti sempre più difficili da reperire sul mercato e quindi di conseguenza più care. A un'impennata dei costi di produzione non può non seguire l'aumento dei prezzi di listino delle vetture di nuova fattura.
Il commento di Assoutenti
"Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall'altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo", spiega infatti il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, "a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti". "La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore", aggiunge,"ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale". L'unica soluzione è un ulteriore intervento da parte dell'esecutivo, e non solo nel settore delle elettriche.
"Crediamo che il Governo debba contrastare l'esplosione dei listini delle auto studiando una seria politica di incentivi
per il settore", puntualizza in conclusione Truzzi, "senza limitare gli aiuti solo all’elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l’automobile passando a modelli meno inquinanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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