John Connor vive per strada, come un qualunque senzatetto, dopo la morte di sua madre Sarah. E continua ad essere tormentato da terrificanti sogni premonitori. Quelli di una guerra tra umani e macchine. L'idea non è per nulla campata per aria, perché il terribile Skynet ha ben pensato di spedire nel passato un nuovo modello di Terminator per far fuori tutti i futuri luogotenenti dela resistenza. Il suo nome è T-X, ha meravigliose sembianze femminili e promette di fare un gran casino.
Dopo una vera mattanza di obiettivi, T-X riesce finalmente a trovare John e subito cerca di farlo fuori. Parte da qui uno dei più pirotecnici inseguimenti della storia del cinema recente, condito da macchine della polizia che saltano per aria, palazzi che si sbriciolano, deflagrazioni in serie. T-X è bordo di un mezzo per le demolizioni, a sua volta inseguita da Arnold Schwarzenegger, inviato indietro nel tempo per proteggere Connor, che invece fugge correndo come un pazzo a bordo di una Toyota Tundra. Il contesto è ovviamente quello di "Terminator III - le macchine ribelli".
La Tundra è un pick-up che venne pensato in modo specifico per il mercato nordamericano. La produzione iniziò nel 1999 a Princenton, in Indiana, ma successivamente Toyota optò per un trasferimento in Texas. La macchina era pronta per essere lanciata sul mercato nel 2000, sotto il nome di T-150, ma la Ford si lamentò del fatto che assomigliasse troppo a quello del suo modello F-150 e, dopo una battaglia legale, Toyota decise di cambiare il nome in "Tundra".
La vettura rappresentava l'evidente sforzo, da parte di Toyota, di colmare il gap ancora esistente con le case produttrici leader in materia di pick-up, cioè General Motors, Ford e Chrysler. Le dimensioni importanti - oltre 5 metri di lunghezza e circa 1900 kg di peso a vuoto - destavano tuttavia ancora delle perplessità nel paragone con gli altri giganti del settore.
Eppure la Tundra ribaltò lo scetticismo fin dalle primissime prove su strada, venendo nominata anche Truck of the year da parte di Motor Trend e convincendo subito gli addetti ai lavori per la sua versatilità, la solidità che dimostrava, le performance.
Poteva montare un motore V6 da 3,4 litri, oppure un V8 da 4,7 litri, che facevano esplodere una potenza scalabile con le cinque marce del cambio manuale. La capacità di carico era da 3.080 kg, ancora troppo poco rispetto a quella concessa dai competitors. Gli interni erano funzionali ma spartani, come quelli che si addicono ad un veicolo adatto al trasporto e alle intemperie.
"Terminator - dichiarò all'epoca l'ufficio comunicazione di Toyota - è la quintessenza dell'action movie e la Tundra è perfetta per questo, perché è dura,
solida, inarrestabile. Proprio quello che serve in un folle inseguimento". Le vendite, a dispetto della distanza dagli altri marchi, andarono benissimo nell'immediato e conobbero un inevitabile picco all'uscita del film.
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